L'imponente struttura pop-up si pone l'ambizioso obiettivo di animare per 3 mesi Lugano (e il Ticino) a suon di cultura indipendente
LUGANO - Un teatro completamente in legno, rivisto in chiave moderna, per riportare la cultura indipendente al centro del discorso - e del territorio - tanto nel Luganese, quanto in Ticino. Sono queste le ambizioni de “La Straordinaria” che apre ufficialmente i battenti proprio questa sera alle 17, sullo sterrato della Gerra, di Lugano.
La base è quella della Tour Vagabonde, una struttura imponente e che ha girato la Svizzera, ospitando concerti, proiezioni, spettacoli e quant’altro. A ideare questa sua “discesa” al sud delle Alpi una neonata associazione, Idra, che unisce diverse personalità note nella scena underground nostrana.
«Sono giorni concitati e un po' stressati, ma molto emozionanti», ci racconta il presidente di Idra Noah Sartori, «ma è sempre così prima di un vernissage o quando si avvicina il momento di una cosa a cui tieni parecchio. Invito tutte e tutti a venire a trovarci questo 28 dicembre, ma la Torre sarà comunque una cosa di ampio respiro che ci accompagnerà fino alla primavera».
Idra, il metaforico animale leggendario dalle tante teste, rappresenta in maniera metaforica quelle artisticamente interdisciplinari che si occuperanno di curare la lunga e variegata rassegna (più di 50 eventi) che animerà la torre fino al 28 marzo: «Si tratta di un progetto collettivo, molto inclusivo e le proposte culturali arriveranno dal Ticino e da tutta la Svizzera. Il programma comprenderà tutte le discipline artistiche e il fil rouge è quello della contemporaneità, ovvero quello di proporre artiste e artisti che lavorano oggi», continua.
L'obiettivo del progetto, dichiarato già ad ottobre in conferenza stampa, è quello di fungere anche da laboratorio a cielo aperto per un'integrazione fruttuosa della cultura indipendente in un panorama locale che ne è al momento privo. Per mostrare, insomma, che “si può fare”.
Punto focale resta quindi il territorio, coinvolto in maniera trasversale, dagli artisti fino alle autorità di quartiere: «L'idea è di coinvolgere il pubblico, far si che non sia un elemento passivo ma compartecipe delle serate. Per questo siamo sempre aperti a iniziative e proposte, di tutte i tipi. Il nostro desiderio è quello di riuscire a lavorare con la gente», conclude Sartori.
Per informazioni sul variegato ed esteso programma rimandiamo al sito ufficiale de La Straordinaria.