Presentata la variante di Piano regolatore. Le parole chiave: mobilità, ambiente, energia e tutela di edifici storici.
BELLINZONA - Principale progetto strategico per lo sviluppo economico e sociale della Città aggregata, assieme alla crescita del Polo biomedico, alla costruzione di un nuovo ospedale alla Saleggina, alla realizzazione del Parco fluviale Saleggi-Boschetti e alla valorizzazione della Fortezza di Bellinzona, la pianificazione del comparto delle Officine FFS è il risultato di un iter articolato e complesso. La variante di Piano regolatore, presentata oggi dal Municipio e ora sottoposta al Consiglio comunale fa seguito al concorso internazionale svolto tra il 2019 e il 2020, al suo affinamento, agli ulteriori approfondimenti richiesti nell’esame preliminare del Dipartimento cantonale del territorio (DT) e anche al sondaggio effettuato tra la popolazione e alla procedura di consultazione pubblica.
In sintesi si prevede:
Oltre alla Cattedrale, verranno mantenuti anche altri edifici storici
Oltre alla Cattedrale, già in via di protezione come bene culturale d’interesse cantonale, la variante prevede altri 4 edifici per i quali si propone una tutela a livello locale secondo la Legge cantonale sui beni culturali (LBC): lo “Stabile amministrativo”, che oggi funge da entrata principale allo stabilimento industriale su Viale Officina, la “Forgia” e la “Salderia”, che gli stanno di fronte all’interno del comparto, e il “Padiglione della stazione carica batterie” su Via Ludovico il Moro.
Particolare attenzione ai temi della mobilità, dell’ambiente e dell’energia
In considerazione dell’importante riduzione del numero di posteggi previsti, della promozione della mobilità dolce e del fatto che il comparto si trova accanto alla stazione FFS, in un contesto di centro città, molto ben servito dai mezzi di trasporto pubblico, i risultati delle verifiche viarie hanno concluso che il traffico indotto dal nuovo quartiere non comporta una modifica tangibile delle condizioni di viabilità lungo l’asse principale e sugli innesti secondari.
In merito ad ambiente ed energia, sono stati elaborati un Rapporto ambientale e un Piano energetico di quartiere, dai quali sono scaturiti i seguenti principi vincolanti:
La rete energetica prevista si basa su un sistema innovativo, ossia una rete a bassa temperatura, che prevede l’utilizzo dell’acqua di falda come fonte energetica per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, con la costruzione, a tappe, di pozzi di captazione che saranno dimensionati in base al fabbisogno, secondo le indicazioni di uno specifico studio idrogeologico.
Per ogni nuovo edificio sarà infine obbligatorio rispettare lo standard SNBS (Standard Costruzioni Sostenibili Svizzera), nuovo standard a seguito del progressivo abbandono del label 2000 Watt, che garantisce un’ecologia della costruzione sull’intero ciclo di vita, con l’obiettivo di raggiungere il risultato di SNBS-Quartiere, le cui regole sono attese nel corso del 2023.
Verso la pubblicazione e i primi concorsi per l’Almenda e la Cattedrale
I prossimi passi consisteranno nella decisione del Consiglio comunale, una volta cresciuta in giudicato la quale si procederà con la pubblicazione della variante di PR, a cui farà seguito la decisione di approvazione e di evasione dei ricorsi da parte del Consiglio di Stato. A crescita in giudicato finale e una volta trasferite le Officine FFS a Castione si tratterà di liberare il sedime e iniziare con lo sviluppo del nuovo quartiere, partendo dall’Almenda e dalla ristrutturazione della Cattedrale. A questo proposito Città, Cantone e FFS stanno già elaborando un accordo sulla realizzazione in particolare delle parti di uso comune, in cui regolare, tra gli altri temi, la governance sullo sviluppo del comparto, con l’intenzione, subito dopo, di già iniziare ad elaborare la procedura di concorso per la progettazione dell’Almenda, mentre il Municipio ha intenzione di sottoporre già nei prossimi mesi una richiesta di credito al Consiglio comunale per la procedura concorsuale con oggetto la Cattedrale.
Sulla scorta dei reciproci impegni definiti nella lettera d’intenti dell’11 dicembre 2017, sottoscritta da Cantone, FFS e Città, è stata presentata oggi dal Municipio la variante di Piano regolatore (PR) per l’adozione da parte del Consiglio comunale relativa al comparto delle Officine FFS a Bellinzona.
A fronte della realizzazione a Castione da parte delle Ferrovie federali di un nuovo stabilimento industriale del costo stimato di 580 milioni di franchi e con almeno 400 posti di lavoro, l’area, di circa 100mila metri quadrati che si libererà a ridosso della stazione di Bellinzona, verrà convertita a partire dal 2027 in un quartiere modello dal punto di vista energetico e ambientale e i cui nuovi edifici dovranno tutti essere progettati tramite concorsi di architettura. Caratterizzeranno il comparto il grande parco centrale di oltre 30'000 metri quadrati (“Almenda”) e il recupero dello storico immobile per la manutenzione delle locomotive (“Cattedrale”) che, una volta ristrutturato, diventerà il centro della vita sociale e culturale del nuovo quartiere, in cui, oltre a un mix di abitazioni, anche nella forma cooperativa, e attività alberghiere, amministrative, commerciali e formative a garanzia della sua vitalità, verranno realizzate una sede della SUPSI e la sede ticinese del Parco svizzero dell’innovazione.
La documentazione della variante è consultabile sul sito www.nuovoquartiereofficine.ch o, previo appuntamento, presso il Settore pianificazione del Dicastero territorio e mobilità a Sementina.