È stato presentato oggi il nuovo progetto pilota promosso dalla fondazione LuganoMusica in collaborazione con la città.
LUGANO - Vivere e scoprire la musica classica in un nuovo contesto. Questa l'idea alla base della nuova stagione concertistica "La musica nei quartieri" di LuganoMusica presentata oggi a Pregassona. Sette concerti sparsi in diverse sale della città andranno in scena a partire da fine marzo fino a metà giugno e permetteranno di vivere una nuova esperienza a contatto con gli artisti. Un progetto pilota importante per la Fondazione che porta per la prima volta la Classica fuori dalle sale del LAC.
Portare la classica nei quartieri - Il progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione della città di Lugano. «Si tratta di un passo molto bello e importante. Vogliamo andare sul territorio per proporre un programma culturale di assoluta qualità che normalmente è rinchiuso nelle sale del LAC», ha esordito il capo Dicastero Cultura sport ed eventi Roberto Badaracco. «A volte ci viene rimproverato di centralizzare troppo gli eventi. Un rimprovero che non condivido. Questo progetto permette quindi di ribadire una visione già intrapresa da anni».
Badaracco ha sottolineato l'impegno della fondazione per rendere accessibili i prezzi dei sette concerti in programma (10 franchi e gratuiti per i minori di 20 anni). Un incentivo alla partecipazione di famiglie e ragazzi magari scoraggiati dai biglietti del LAC. «Questa è un’offerta culturale di altissima qualità a un prezzo molto disponibile».
Un complemento al programma del LAC - Lo scopo del progetto, confermato dalle parole del direttore di LuganoMusica Etienne Reymond, è quindi avvicinare l'arte a tutti i quartieri per creare un contatto più diretto con la musica. «L'idea è nata durante la pandemia, quando siamo stati costretti a fermarci e abbiamo avuto il tempo di elaborare nuovi progetti», ha raccontato Reymond.
L'esportazione della musica classica in vari quartieri avviene già in molte città. «Siamo convinti che un artista possa suonare in luoghi diversi, repertori diversi per un pubblico diverso». Un progetto che non sottrarrà al LAC il ruolo centrale nella divulgazione culturale, ma che completerà l'offerta al pubblico.
«Non solo sagre e carnevali nei quartieri» - Presente alla conferenza stampa anche il direttore della Divisione eventi e congressi Claudio Chiapparino, che ha ribadito l'entusiasmo della città verso il nuovo progetto. «I quartieri non sono rilegati solo a eventi ricreativi come le sagre o i carnevali. Vogliamo andare nei quartieri per avvicinare la popolazione che magari è meno abituata alla musica classica». Chiapparino ha ribadito anche la centralità che il Lac continuerà a svolgere. «Ci sarà una maggiore diffusione diramazione nelle diverse aree della città».
Un progetto pilota a cui viene concesso un tempo di tre anni prima di una valutazione completa. «Nonostante sia sperimentale, la città ha molta fiducia nelle potenzialità del programma che rientra pienamente nella visione della Divisione. Può portare tanto alla diffusione e all’apprezzamento della musica classica anche alle iniziative dei quartieri».
Una nuova sfida di LuganoMusica e un nuovo stimolo per la città. I concerti inizieranno alle 19, un orario appositamente pensato per le famiglie e per chi non vuole tornare a casa troppo tardi la sera.