La società si costituisce parte civile nel procedimento contro due suoi ex dipendenti
GISIKON - «BELFOR (Suisse) AG è stata presumibilmente vittima di manovre illecite presso la filiale di Lumino e supporta la Procura pubblica come parte civile. BELFOR Continua ad essere attiva al 100% per i suoi clienti in Ticino».
Comincia così il duro comunicato della società che ha sede a Gisikon. «Si sospetta che ex dipendenti della filiale BELFOR di Lumino nella Svizzera italiana abbiano deliberatamente ingannato il proprio datore di lavoro e sfruttato la loro posizione in azienda a proprio vantaggio - si legge nel documento - le persone coinvolte non lavorano più per BELFOR».
Stando a quando diramato dall'azienda, «in particolare è emerso che due dirigenti locali, oltre ad essere impiegati presso BELFOR (Suisse) AG, sono anche proprietari della Sublimity Management Services LLC di Bellinzona, azienda prestatrice di servizi di manodopera, che i due responsabili hanno impiegato come subfornitore attraverso BELFOR» scriver la società.
A inizio Maggio, «a causa di questa grave violazione del codice di condotta, Il rapporto di lavoro con le due persone coinvolte, così come tutti i rapporti commerciali con la Sublimity Management Services LLC, sono stati interrotti con effetto immediato».
È stato aperto un procedimento penale «che ha inoltre fatto sorgere il sospetto che BELFOR sia stata truffata dai due ex dipendenti e da Sublimity Management Services LLC attraverso ripetute fatturazioni di prestazioni non fornite - argomenta la società nel suo comunicato - truffa questa che sarebbe stata possibile grazie anche al coinvolgimento di altri ex collaboratori di BELFOR che avrebbero eluso sistematicamente i nostri meccanismi di controllo interni».
La Procura pubblica sta continuando a indagare, «attualmente anche per verificare se le principali persone coinvolte si siano arricchite attraverso la corruzione. Siamo profondamente turbati dalle accuse e ci consideriamo vittime di una frode organizzata. Alcuni individui hanno deliberatamente e sistematicamente abusato e sfruttato a proprio vantaggio la fiducia che la nostra azienda aveva in loro riposto», ha dichiarato Nicola Rüegg, CEO di BELFOR (Suisse) AG.
La società ricorda che «BELFOR non è oggetto dell'indagine e sostiene la Procura pubblica come parte civile. Abbiamo preso provvedimenti immediati in materia e abbiamo adottato misure aggiuntive alle nostre rigorose regole di condotta per proteggere l'azienda e i suoi clienti da tali pratiche illecite. Abbiamo un chiaro interesse affinché i presunti reati vengano indagati a fondo e che i fatti vengano portati alla luce», aggiunge Rüegg.
I clienti di BELFOR (Suisse) AG nella Svizzera Italiana - conclude la nota - sono assistiti sul posto, da subito e fino a nuovo ordine da competenti referenti di altre filiali dell’azienda. Grazie al suo assetto organizzativo su scala nazionale, BELFOR (Suisse) AG rimane quindi operativa al 100% per i suoi clienti in Ticino».