Le FFS annunciano una riduzione dei posti a sedere del 30%: «Sconsigliamo di prendere il treno durante il weekend».
A 24 ore dall'incidente che ha coinvolto un convoglio merci nella galleria di base del San Gottardo, l'ex regia federale ha fatto il punto della situazione.
BELLINZONA - Il deragliamento di alcuni vagoni di un treno merci, avvenuto ieri pomeriggio nella galleria di base del San Gottardo all'altezza della stazione multifunzionale di Faido, provocherà notevoli disagi al traffico ferroviario tra il nord e il sud del Paese (e viceversa).
Il tunnel, infatti, sarà inagibile «almeno» fino alla mezzanotte di mercoledì 16 agosto per i treni passeggeri, mentre il traffico merci potrà riprendere già 48 ore prima. I convogli saranno costretti a transitare lungo la vecchia linea panoramica. Un ritorno al passato che causerà la dilatazione di un'ora dei tempi di percorrenza sulla tratta tra Bellinzona e Arth-Goldau e la soppressione di alcuni collegamenti, visto che i treni a due piani non possono circolare nelle vetuste gallerie elicoidali.
A cento all'ora - Un giovedì nerissimo, quindi, quello vissuto ieri dalle Ferrovie federali che oggi, in una conferenza stampa organizzata all'albergo Internazionale di Bellinzona, hanno fatto il punto sulla situazione. «Il deragliamento del treno merci, che al momento dell'incidente viaggiava a cento chilometri orari e a causa dello schianto si è spezzato in due, ha fortemente danneggiato il sistema di binari e una porta di cambio corsia, un importante dispositivo di sicurezza è necessario per separare le due canne della galleria», ha precisato il direttore dell'infrastruttura delle FFS Rudolf Büchi. «Fino a quando questa porta non sarà riparata non sarà possibile far circolare i treni nel secondo tubo. Non abbiamo comunque un portone sostitutivo già disponibile. Dobbiamo vedere se sarà possibile riparare quello danneggiato». Il portone è quindi la chiave per la riapertura della canna non danneggiata.
Nessun pericolo - La direttrice regione sud delle FFS, Roberta Cattaneo, ha da parte sua spiegato che l'incidente non ha causato pericoli «né per il macchinista» né «per il suolo e l'aria». «I vagoni indicati contenere merce pericolosa - spiega - non sono deragliati ed erano vuoti. Non sono nemmeno stati danneggiati e sono già stati portati verso l'esterno». Ora la palla passa ai tecnici delle FFS che dovranno valutare i danni sulle rotaie e sullo scambio. «Il nostro obiettivo è aprire almeno una canna del tunnel».
«Posticipate i viaggi non necessari» - I treni passeggeri a lunga percorrenza vengono attualmente deviati lungo la vecchia linea, con ritardi di circa un'ora. Ci sono anche soppressioni, visto che i treni a due piani non possono circolare sulla vecchia tratta. «Questo causa - precisa Roberta Cattaneo - una riduzione del 30% dei posti a sedere durante questo weekend. Per questo come Ferrovie federali consigliamo vivamente di posticipare i viaggi non necessari attraverso il San Gottardo proprio per evitare ulteriori carichi di viaggiatori».
«Nel peggior momento possibile» - L'incidente, ha precisato Rudolf Büchi, è avvenuto nel peggior momento possibile: «Siamo coscienti che questo è un weekend pieno di eventi: c'è la Street Parade, c'è il ritorno dalle vacanze per gli abitanti di molti cantoni in cui lunedì ricominciano le scuole e per i ticinesi c'è pure la possibilità di fare il lungo ponte di Ferragosto. Consigliamo a tutti i viaggiatori di pianificare bene i propri spostamenti». I viaggiatori in direzione dell'Italia devono inoltre cambiare treno a Chiasso. Per loro il viaggio si allunga così di un'ulteriore ora.
Cause non identificate - Allo stadio attuale non è possibile identificare le cause del deragliamento. Il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI), l'organo responsabile delle inchieste nell'ambito dei trasporti pubblici, e le autorità investigative cantonali ticinesi stanno indagando sull'incidente. «Al momento - è stato precisato durante la conferenza stampa - l'unica cosa nota è che l'incidente è stato provocato da un problema legato al treno, e non riguarda quindi l'infrastruttura e nello specifico i binari». I lavori di bonifica e di riparazione, comunque, non sono ancora stati autorizzati dalle autorità investigative.