"Lettera aperta" di un viaggiatore sulle criticità dello scalo. Le Ferrovie federali svizzere: «Realizzata una nuova sala d'attesa»
TAVERNE-TORRICELLA - Lamentele per disservizi e ritardi non rappresentano di certo una novità per quegli uffici che si occupano delle relazioni esterne e dei rapporti con i propri clienti: lettere, telefonate e mail sono all'ordine del giorno per chi è deputato a "smistare" i malumori e soprattutto a fornire spiegazioni e chiarimenti per cercare di sopirli.
Stavolta il reclamo non viene trasmesso attraverso i canali tradizionali ma spedito da un muro della stazione di Taverna-Torricella: una specie di lettera aperta di un viaggiatore stanco e deluso dai servizi offerti dalle Ferrovie federali svizzere.
«Care FFS - comincia così la corrispondenza scritta su carta da "muro" - Vi ringrazio per le ristrutturazioni delle stazioni ticinesi!! Avete purtroppo dimenticato di installare le pensiline (tettoie), i servizi igienici e forse qualche panchina!! Probabilmente - argomenta il viaggiatore - i vostri architetti e ingegneri non usano i mezzi pubblici e non si rendono conto cosa vuol dire aspettare il TILO sotto la stecca del sole o la pioggia battente!!! Attesa - aggiunge ancora l'ignoto estensore della lettera - che visti i frequenti ritardi e soppressioni di convogli può durare svariate decine di minuti».
La missiva ha ottenuto una rapida risposta di FFS che, con altrettanta solerzia, ha dato anche istruzione ai suoi tecnici di procedere all'oscuramento del "reclamo" apparso sui muri della stazione: è il portavoce e Responsabile Comunicazione Regione Sud Patrick Walser a chiarire che «i lavori di adeguamento che si stanno concludendo a Taverne-Torricella sono stati fatti nell’ottica di eliminare le barriere architettoniche ancora presenti, alzando il marciapiede e realizzando nuove rampe di accesso. Parte di questi adeguamenti - ha aggiunto - erano in conflitto con il mantenimento della pensilina del marciapiede centrale; inoltre questa si trovava anche alla fine del suo ciclo di vita ed è stata quindi demolita».
Le criticità fatte emergere nella "lettera aperta" sono dunque imputabili agli «adattamenti legati agli adeguamenti alla Legge sui disabili», si legge in una nota inviata dallo stesso portavoce, questo perché «le FFS prendono molto sul serio il tema delle pari opportunità dei disabili. I viaggiatori con mobilità ridotta - continua - devono poter utilizzare i servizi delle FFS senza discriminazioni e devono potersi muovere in modo autonomo, senza barriere. Un servizio che giova non solo ai viaggiatori disabili e anziani, ma anche ai viaggiatori con passeggini, valige e bagagli ingombranti».
A chi ha voluto esprimere con quel messaggio tutto il suo malcontento, le FFS sembrano però dare qualche "speranza" riguardo alla costruzione di una nuova pensilina, ricordando anche che è presente una nuova sala d'aspetto: «In linea con gli attuali standard FFS a livello nazionale - afferma il portavoce - per le stazioni di grandezza e affluenza simile a Taverne-Torricella sul marciapiede centrale è stata realizzata una nuova sala d’attesa. In fase di progettazione si è tuttavia tenuto conto di una possibile futura edificazione di una nuova pensilina, qualora gli standard prescritti a livello nazionale dovessero essere rivisti».
Il "cliente insoddisfatto" - così si è firmato - ha poi mosso delle critiche anche per «le ottime connessioni verso Nord e il cambio tattico per Bellinzona». Il malumore, evidentemente a un grado alto, gli ha poi impedito di trattenere l'impeto della sua penna nell'invito di commiato rivolto alle FFS e qui non riportabile.