Difesa pagata dallo Stato: crescita lampante in ambito penale. Perché? Lo spiega Frida Andreotti della Divisione della giustizia.
BELLINZONA - Sempre più persone hanno bisogno di un avvocato d’ufficio pagato dallo Stato. Soprattutto per quanto riguarda i reati penali per cui si è passati dai 3 milioni di franchi spesi nel 2013 ai 5,2 milioni spesi nel 2023.
Cosa dice la Costituzione federale – Frida Andreotti, direttrice della Divisione cantonale della giustizia, cita la Costituzione federale e ricorda: «Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura (se la causa non sembra priva di probabilità di successo) e al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti».
Tariffa oraria – La tariffa con cui viene pagato l’avvocato d’ufficio è di 180 franchi orari. E, va detto, è inferiore alla media che viene fatturata dagli stessi legali in ambito privato. «Se la pratica è particolarmente impegnativa – commenta Andreotti – l’onorario può essere aumentato fino a 250 franchi all’ora».
Impennata – I costi dell’assistenza giudiziaria crescono in modo costante. E se per quanto riguarda le cause civili la cifra annua sborsata dallo Stato oscilla sempre fra i 3 milioni e i 3 milioni e mezzo, per quanto riguarda le cause penali si può parlare di una vera impennata.
Più crimini? – Ma cosa c'è dietro agli oltre 5 milioni all'anno che lo Stato deve sborsare per l'ambito penale? Se si calcola tutta la Svizzera nell'ultimo anno l’incremento dei reati penali è stato di ben il 14%. In Ticino nel 2023, Statistica criminale di polizia alla mano, sono aumentati ad esempio i reati contro il patrimonio, i furti, i reati digitali. Mentre le situazioni di violenza domestica sono rimaste stabili ma comunque alte, assestandosi attorno al migliaio.
Più povertà? – A pesare sono anche le difficoltà economiche dei ticinesi? Secondo il primo rapporto sociale del Cantone, pubblicato a fine 2023, sono circa 20’000 i ticinesi che (dichiaratamente) sono confrontati con la povertà. Possibile che tra questi ci siano persone che hanno commesso un reato e che non hanno i soldi per pagarsi l’avvocato?
Una realtà difficile da decifrare – «I fattori possono essere molteplici – ammette Andreotti –. La stessa persona tra l’altro potrebbe essere parte di più procedimenti contemporaneamente. Rispettivamente i procedimenti potrebbero essere distribuiti su più anni».
Il dovere degli imputati – Andreotti fa una precisazione importante: «Sia in ambito civile, sia in ambito penale il beneficiario dell’assistenza giudiziaria è tenuto a rimborsare allo Stato quanto anticipato non appena è in grado di farlo».
Precariato a oltranza – Molte volte però la persona che ha beneficiato dell’assistenza giudiziaria si trova impossibilitata a mantenere questo suo obbligo. «Perché magari si trova in una situazione di costante precariato anche dopo la conclusione della procedura giudiziaria. E quindi i soldi non tornano nelle casse dell’ente pubblico».