Si teme l'effetto diga se il materiale crollasse nel fiume. Il sindaco: «Monitoriamo». L'Ente Turistico: «Visite sicure».
MESOLCINA (GR) - Una maxi crepa lunga diverse decine di metri e larga oltre 20 centimetri è "spuntata" sulla collina del castello di Mesocco. Colpa del nubifragio che ha travolto la Mesolcina nella serata di venerdì scorso. Le immagini suggestive realizzate sul posto documentano la situazione.
L'incognita – Situazione che viene riassunta così dal sindaco di Mesocco Mattia Ciocco: «La crepa viene monitorata in continuazione. Non c'è alcun pericolo immediato per le persone. Chiaramente se quella grande massa di terra dovesse cadere nella gola della Moesa si creerebbe un effetto diga e il fiume potrebbe prendere vie inattese. È forse questo l'aspetto più preoccupante».
Il cantiere sull'autostrada – Quattro chilometri più a sud c'è il cantiere di Buffalora sorto dopo il crollo di 200 metri di autostrada. «Ecco – riprende il sindaco –. È chiaro che se la Moesa dovesse uscire dal suo letto a Mesocco ci sarebbe un problema per chi si trova sul cantiere più a valle. Ma, se si presentasse quella circostanza, il tempo per reagire ci sarebbe. È tutto sotto controllo».
Tutti avvisati – Per il resto Ciocco appare sereno. «Abbiamo saputo della crepa domenica mattina dopo la segnalazione di una persona e ci siamo subito attivati. Anche avvisando i pescatori o gli appassionati del tiro al piattello che frequentano la zona. I geologi ci diranno cosa si farà. Immagino che la crepa non si potrà chiudere. Quindi prima o poi la grande massa di terra potrebbe essere tolta gradualmente dalla montagna».
«Accesso al castello garantito» – Christian Vigne, direttore dell'Ente Turistico del Moesano, sottolinea: «L'accesso al castello è garantito. Non ci sono disagi per i visitatori. L'area interessata dalla crepa è stata ben segnalata e soprattutto isolata. Questa domenica era in programma una visita guidata al castello. L'abbiamo rinviata, ma non tanto a causa della crepa. Più che altro per le circostanze generali».
«Non tutta la Mesolcina è devastata. Anzi» – Vigne evidenzia anche come non ci siano problemi nemmeno allo svincolo (vicino al castello) che permette di passare dalla strada cantonale all'autostrada e viceversa. «Anche quello è stato messo in sicurezza. L'invito che faccio a tutti è quello di contestualizzare. Sembra che tutta la Mesolcina sia distrutta quando in realtà il vero epicentro del disastro è Lostallo. Di fatto gli altri villaggi ritroveranno presto la normalità così come le vie di comunicazione».
Lavori di riparazione e messa in sicurezza
Le ultime notizie sulla viabilità in Mesolcina indicano che la strada cantonale è aperta solo al traffico locale. Attualmente, stando a un comunicato della Polizia Cantonale grigionese, sono ancora in corso lavori di messa in sicurezza, sgombero e riparazione. «È dunque essenziale limitare il più possibile il traffico in queste aree, in modo che la strada cantonale sia a disposizione delle macchine da lavoro, degli autocarri e dei residenti. In particolare, lo svuotamento dei numerosi depositi di detriti è una misura di sicurezza fondamentale per garantire che l'acqua possa defluire senza ostacoli in caso di ulteriori forti precipitazioni».
La Polizia fa riferimento anche a quanto accaduto a Mesocco. «Nei pressi dello svincolo autostradale di Mesocco Sud, nella zona del Castello, si è formata una crepa nel terreno lunga circa 120 metri. Non sono al momento disponibili informazioni più precise circa la causa del fenomeno. La crepa è oggetto di studio e monitoraggio da parte degli specialisti».
L'Ustra, invece, spiega che la fessura creatasi a Mesocco potrebbe avere un impatto sui lavori di costruzione. «In caso di rischio di distacco del terreno, i lavori di costruzione sulla A13 dovrebbero essere interrotti per motivi di sicurezza».