Non ci sono notizie sui dispersi. Intanto nella giornata di lunedì sono state evacuate diverse altre persone. Le foto di Piano di Peccia.
LOCARNO - Lunedì primo luglio. Secondo giorno dopo la catastrofe che ha colpito l'alta Vallemaggia. Presso la sala del Centro Pronto Intervento di Locarno si fa il bilancio della situazione. A partire dalla persona dispersa.
Le ricerche – «Oggi si è proceduto a ulteriori verifiche in vari tratti di fiume della Lavizzara – spiega il capitano della polizia cantonale Antonio Ciocco –. Nonostante l'impiego di vari specialisti le ricerche non hanno dato frutti. Non ci sono novità sulla persona scomparsa. Ci sono state segnalazioni. Le abbiamo approfondite. Al momento senza esito».
«C'è chi non vuole lasciare la valle» – Le autorità intanto stanno portando avanti il loro censimento. Anche per capire se non vi siano ulteriori dispersi a nord di Cevio. «Stiamo cercando di capire quante persone fossero davvero nell'alta Vallemaggia nel weekend. Tra queste diversi germanofoni. Sappiamo che ci sono comunque persone che non hanno alcuna intenzione di lasciare la valle».
Nuove evacuazioni – Federico Chiesa, capo ufficio della Sezione del militare e della protezione della popolazione, specifica: «Abbiamo recapitato diverse bottiglie d'acqua in varie località della Lavizzara. Abbiamo proceduto a ulteriori evacuazioni. Sempre per via aerea abbiamo evacuato una sessantina di persone tra Fusio e Mogno. Attualmente stiamo evacuando anche persone che si trovano in baite».
Le strade – Si procede a testa bassa anche per quanto riguarda il ripristino delle vie di comunicazione stradale. Lo conferma Fabio Piazzini del Centro manutenzione strade. «Va però considerato che siamo confrontati con un asse stradale unico. Fino a quando non si risolve il "problema uno" non si risolvono completamente gli altri».
La corrente elettrica – Pietro Nizzola, direttore della Società Elettrica Sopracenerina, illustra le novità sul fronte dell'elettricità. «Lo ribadisco: il crollo del ponte di Visletto (Cevio) per noi è stato decisivo. Dovremmo arrivare fino a Fusio e a San Carlo entro la serata di oggi, lunedì. Per la zona del Piano di Peccia invece la situazione è più difficoltosa. Proveremo ad allacciare la corrente, ma non sappiamo come sono le condizioni delle linee. Siamo infine in grossa difficoltà nel raggiungere Sant'Antonio».
La telefonia – Ma la telefonia, come ipotizzato da un tecnico nel pomeriggio odierno, effettivamente sarà ripristinata a breve? «Sono stati fatti molti lavori in queste ore per ripristinare la rete telefonica. Ma questo procede in parallelo col ripristino della linea elettrica», replica Chiesa.
Dai pompieri ai soccorritori – In conclusione si parla di chi è sul campo. Pompieri, poliziotti, samaritani, militi della protezione civile, militari, soccorritori del CAS o dell'ambulanza... Renato Pizolli, portavoce della Polizia cantonale, stima: «Complessivamente e considerando i doppi turni sono circa un migliaio le persone che si sono mobilitate tra domenica e lunedì per fare fronte alla catastrofe». Diversi anche i volontari che nel frattempo si stanno mettendo a disposizione.