CANTONEBodycam anche alla Polizia? «La sua presenza può risolvere situazioni difficili»

MENDRISIO - È di questo martedì mattina la notizia che gli agenti della polizia dei trasporti FFS verranno muniti di una bodycam quando opereranno su treni e nelle stazioni di tutta la Svizzera.

Saranno circa in 100 a indossare la “mini videocamera”, che riprende immagini in tempo reale. A tutela dell'agente, ma anche dei passeggeri e dei viaggiatori.

Una “prima”, sul territorio ticinese che in diversi sperano possa fare da apripista per un più ampio utilizzo del dispositivo anche fra i ranghi della Cantonale e delle Comunali.

«Sono assolutamente favorevole a un'introduzione di questo sistema», spiega a tio.ch Giorgio Fonio del sindacato Ocst funzionari di Polizia, «la speranza è che anche in Ticino la bodycam per gli agenti di polizia possa diventare uno standard».

Un test, in questo senso, era stato effettuato nel periodo 2021 - 2022 dalla gendarmeria di Noranco e dalla Polizia Città di Lugano: «Quel progetto pilota era stato un successo, con una grande soddisfazione da parte del personale di polizia che le ha impiegate», conferma Fonio, «un dispositivo come questo può essere sì una tutela per l'agente, ma anche per l'utenza».

A oggi nella regione Luganese sono ancora in dotazione le bodycam.

L'avere sempre con se un dispositivo che cattura immagini può avere un effetto dissuasore in situazioni tese: «La presenza di una bodycam può frenare sul nascere situazioni che, altrimenti, rischierebbero di degenerare», continua.

Un esempio? «Nel caso di una persona aggressiva o fuori di sé, la presenza di una videocamera può aiutare a calmarla evitando che le cose si complichino».

In caso di interventi difficili, inoltre, il filmato “dal vivo” può anche aiutare a fare chiarezza: «Permette di contestualizzare alcuni interventi che da fuori potrebbero essere giudicati come troppo severi o eccessivi. In questo senso, ci tengo a ribadirlo, dal punto di vista degli agenti di polizia c'è la più totale serenità e trasparenza».