Cerca e trova immobili

CANTONE/SVIZZERAUna trentina di suicidi in Ticino ogni anno: un gruppo di esperti da oggi al lavoro

10.09.24 - 13:56
Il 10 settembre è la Giornata mondiale per la prevenzione. Secondo uno studio sono soprattutto gli uomini ultra 80enni a togliersi la vita
Deposit Photos
Una trentina di suicidi in Ticino ogni anno: un gruppo di esperti da oggi al lavoro
Il 10 settembre è la Giornata mondiale per la prevenzione. Secondo uno studio sono soprattutto gli uomini ultra 80enni a togliersi la vita

BELLINZONA/BERNA - Quanto sono frequenti i pensieri suicidi, i tentativi e i suicidi tra la popolazione ticinese? Chi è particolarmente colpito? Dopo un tentativo di suicidio, le persone ne parlano e cercano aiuto? Sono queste le domande a cui cercherà di rispondere il Gruppo Monitoraggio Suicidio istituito dal Consiglio di Stato che oggi, in occasione della Giornata mondiale per la sua prevenzione, prende avvio.

Composto da rappresentanti attivi sul territorio cantonale - Polizia cantonale, Organizzazione sociopsichiatrica cantonale, Care Team, Ufficio del medico cantonale, Divisione della scuola, Divisione della formazione professionale, Ufficio di statistica, Divisione delle costruzioni e dall'Ente Ospedaliero Cantonale, l’Associazione delle Cliniche Private Ticinesi, la Federazione Cantonale Ticinese Servizi Ambulanze, il Telefono Amico Ticino e Grigioni italiano e Pro Juventute con il Servizio di consulenza 147 - cercherà di ottenere un quadro più completo, tramite un monitoraggio sistematico della situazione.

Suicidio elevato negli ultra 80enni - Nonostante il Ticino presenti un tasso di suicidio significativamente inferiore rispetto alla media nazionale e sia il cantone con i numeri più bassi, ogni anno una trentina di persone pone fine alla propria esitenza per propria volontà (escluse le persone che fanno capo all’assistenza al suicidio). Stando allo studio pubblicato questa mattina dall’Osservatorio svizzero della salute (Obsan), nel 2022 sono state per l'esattezza in 27 a prendere questa scelta. Un numero significativamente inferiore rispetto ad altri cantoni: in quello di Zurigo ne sono stati registrati 181, di Berna 126, Vaud 93, Argovia 86, San Gallo 61.

Secondo l’indagine, nel 2022 sono state complessivamente 958 le persone suicide (non assistite), di queste 695 erano uomini e 263 donne. Come si può notare, è ancora molto diffuso tra le persone di sesso maschile, malgrado sia in calo rispetto agli anni precedenti, e soprattutto tra gli uomini con età superiore agli 80 anni: nel 1998 si contavano 97 suicidi ogni 100mila abitanti, nel 2022 sono stati 58. Tra le donne ultraottantenni è sceso da 21 a 9.

Obsan

Nel 2022, i metodi di suicidio più comuni per gli uomini sono stati l'impiccagione (29,1% dei suicidi) e le armi da fuoco (27,2%); per le donne, l'impiccagione (27,8%) e l'avvelenamento (20,2%). Dal 1998, l'uso di armi da fuoco per commettere suicidio è diminuito tra gli uomini, passando dal 40,4% dei suicidi al 27,2%. Tuttavia, rimangono il metodo di suicidio più frequente tra gli uomini di età superiore ai 75 anni (2022: 51,3%). Tra le donne, le quote dei vari metodi di suicidio sono cambiate poco durante il periodo studiato.

Gruppi a rischio suicidio nella società svizzera - La ricerca Obsan ha evidenziato - ancora una volta - le cause alla base del suicidio: solitudine, problemi fisici dovuti principalmente a malattie psichiatriche, come la depressione. Pensieri e comportamenti suicidi predominano tra le donne di età compresa tra i 15 e i 19 anni - il 23,1% ha riportato frequenti pensieri suicidi, oltre il 7% di aver tentato di togliersi la vita nei cinque anni precedenti -, tra le persone che vivono in famiglie con risorse finanziarie limitate e le persone omosessuali, bisessuali, transgender e non binarie. Gruppi a cui, secondo lo studio, è necessario prestare particolare attenzione, poiché particolarmente esposti a un rischio maggiore di suicidalità.

Un tabù di cui ancora si parla troppo poco - Emerge poi una questione importante: circa un quinto delle persone che hanno tentato il suicidio non ne ha mai parlato con nessuno. Una percentuale che non si è modificata negli anni e che purtroppo non è destinata a migliorare nel futuro. Il 30% di queste persone ha parlato esclusivamente con un operatore sanitario. Complessivamente, la metà dei tentativi di suicidio non è stata comunicata alle persone che li circondano, tenendoli quindi all’oscuro della gravità della situazione. Un terzo delle persone che hanno tentato il suicidio, inoltre, negli ultimi dodici mesi non ha ricevuto un trattamento per un problema di salute mentale nello stesso periodo.

Il quadro mostra dunque ancora la necessità di una prevenzione del suicidio a più livelli. Misure quali la limitazione della disponibilità di metodi di suicidio (come le armi da fuoco), la garanzia di un'adeguata copertura mediatica, la restrizione dell'accesso a determinati luoghi o l'inclusione della prevenzione nell'assistenza sanitaria possono contribuire a ridurre e stabilizzare il tasso di suicidi.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE