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L'incognita invernale: «Si spera nelle cene aziendali natalizie»

CANTONEL'incognita invernale: «Si spera nelle cene aziendali natalizie»

01.10.24 - 06:30
Ristorazione ancora in crisi. Il bilancio parziale di Massimo Suter, presidente di GastroTicino: «Terrazze piene. Ma si spende meno».
Davide Giordano tio/20min
L'incognita invernale: «Si spera nelle cene aziendali natalizie»
Ristorazione ancora in crisi. Il bilancio parziale di Massimo Suter, presidente di GastroTicino: «Terrazze piene. Ma si spende meno».

MORCOTE - Finora è stata un'altra annata complicata per la ristorazione della Svizzera italiana. Massimo Suter, presidente di GastroTicino, fa un primo bilancio davanti alle telecamere di tio.ch. Sullo sfondo, il suo ristorante nella splendida Morcote.

Suter, ancora lacrime per un settore già in difficoltà?

«Abbiamo avuto una primavera bagnata. Poi è arrivata un'estate torrida, non ideale per la stragrande maggioranza dei ristoranti. Gli aspetti meteorologici, che non possiamo controllare, ci hanno giocato contro».

Alcuni esercenti arrancano ancora per il post Covid...
«È così. Ci sono ristoranti che hanno finito gli aiuti. E si ritrovano ancora in difficoltà economiche».

C'è anche chi sta pensando di chiudere. Altri hanno appena chiuso. Triste no?
«Chiudono anche esercizi che hanno una storia lunga alle spalle. Questo significa che c'è una difficoltà marcata per il nostro settore. E non dobbiamo farci abbagliare dalle terrazze piene viste in estate».

Ecco. Parliamone. Non è un buon segno?
«La spesa pro capite è crollata del 15-20%. E questo non fa che erodere quei margini di guadagno che già erano risicati. I costi di gestione restano comunque uguali, ricordiamocelo».

Di questo passo dove si andrà a finire?
«Verso una specie di "pulizia", anche se il termine è poco simpatico. Il numero degli esercizi pubblici in Ticino al momento è ancora troppo alto rispetto alla clientela che ne usufruisce. Ci sono oltre 2'500 esercizi pubblici, considerando ad esempio anche le mense».

La concorrenza con l'Italia è ancora un problema?
«Non direttamente. Se parifichiamo il servizio e l'offerta delle due realtà vediamo che i prezzi sono circa gli stessi. I ristoranti di buona qualità costano anche in Italia».

Quando lei dice queste cose, la gente la prende di mira sui social. Lo sa?
«Lo so. Mi massacrano. La clientela ticinese vorrebbe un ribasso dei prezzi di vendita. Ma non è possibile. L'esercizio pubblico è un'azienda. E deve creare utili. Per fare utili bisogna vendere il prodotto al giusto prezzo».

Diamo uno sguardo all'inverno. Preoccupato?
«È un'incognita. Ci sono dubbi all'orizzonte. Bisogna anche vedere se ripartiranno le cene aziendali natalizie, linfa vitale per molti. Sarà un banco di prova importante».

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COMMENTI
 

ziodighel 1 ora fa su tio
Attendiamo con ansia le nuove modifiche della legge sull'Esecuzione e Fallimento che saranno introdotte dal 1.1.2025. AVS, IVA e Imposte alla Fonte che ora fanno da banca a molti esercenti a suon di attestati di carenza beni, saranno i primi a usare la falce. E ci sarà da ridere, sempre per non piangere.

chivas 3 ore fa su tio
Provengo da una famiglia di esercenti, che per 50 anni ha lavorato nel mondo della ristorazione, Certo erano altri tempi, ma la professionalità e il rispetto nei confronti del cliente era al primo posto. Negli anni 70/80/90, c'era l'imbarazzo della scelta in Ticino, dove si mangiava bene un pò ovunque a prezzi contenuti. Dopo gli anni 90 è cambiato tutto, da come si evince dagli scritti e commenti che sento in giro e, da esperienze fatte personalmente Cresciuto in un ambiente di esercenti, ho imparato l'arte del cucinare, per cui non vado più nei ristoranti, dove da alcuni anni trovo scarso impegno e prezzi fuori di testa. Cucino io ed invito degli amici. Loro apprezzano la mia cucina, che varia dagli antipasti , ai diversi primi, a tutte le qualità di pesce, ed alle carni. Anche i dessert, li preparo personalmente. Spendo meno e mangio meglio che al ristorante e, gli ospiti sono soddisfatti. Occorre dire anche che conoscere le materie prime ma soprattutto saper acquistare, gioca un grande ruolo.

Diablo 2 ore fa su tio
Risposta a chivas
aggiungi un posto a tavola anche per me :D

ziodighel 3 ore fa su tio
,m,

ziodighel 3 ore fa su tio
La gente che é disposta a pagare per la qualità c'è. Il problema é che molto spesso é questa a mancare. Siamo subissati da pseudogrotti dove un brasato ha il medesimo gusto di un coniglio e da locali che si spacciano per mediterranei e non propongono un pasto decente. Sono una persona fortunata e da anni mangio fuori più volte alla settimana e vi assicuro che di locali che lavorano bene ve ne sono, sia col bello che con il cattivo tempo.

SilvioUsa 4 ore fa su tio
Con tutti questi aumenti, dalla cassa malati alla benzina, dall'elettricità all'aria che respiro, la prima cosa che elimino è il lusso di mangiare al ristorante. Facile: niente cene fuori e vivo bene ugualmente. Niente cinema? Va bene, sopravvivo. Niente spa, niente palestra? Nessun problema, corro all'aperto, gratis (provate a fatturare la corsa per strada). Con l'aumento di benzina, elettricità, tasse, cassa malati e tutto il resto, alimentato da chi specula sulla guerra e gonfia i prezzi, c'è sempre qualcuno che se ne riempie le tasche Voi e il vostro utile.... miserabili....infelici. A te, che stai giocando con il futuro di tutti: ti tornerà tutto indietro. L'economia crollerà, migliaia di negozi chiuderanno, e finalmente il Ticino sarà un deserto desolato. Ma, ehi, almeno avrete una vista spettacolare. Nel frattempo, chi può, vada a mangiare in Italia! Costa meno e si mangia meglio. Fate la spesa in Italia, molto più conveniente. Vestiti? Cinema? Tutto in Italia, ovviamente! E i lavori di casa, ditte italiane ovviamente. Del resto, ci stanno preparando, qui non resterà più niente, a parte il sole che si specchia sul vuoto.

Rosso Blu 4 ore fa su tio
Nella Ristorazione piangere non serve ma attivarsi a prezzi più bassi, offrire innovazioni e avere personale qualificato che ovviamente va trattato come si deve e non come sfruttamento. Un gestore è una vocazione e non un direttore che dai piani alti guadagna e dirige. Sacrifici e ottimo rapporto tra clienti e dipendenti.

64cleme 4 ore fa su tio
D'altra parte se la persistente crisi economica erode sempre più il potere d'acquisto della massa critica della popolazione ticinese che quindi deve ridimensionare abitudini e ambizioni consumistiche, anche alla ristorazione e al commercio al dettaglio non resta che ridimensionarsi. Non c'é altra via.

Privato Pinco 4 ore fa su tio
Comunque oltre confine non si "arranca" malgrado siano anche legati a meteo, questione prezzi...

tschädere 4 ore fa su tio
signor sutter.per primo istruisca il suo personale cosa e l`educazione e gli faccia riccordare che il cliente e il cosidetto re.ma sopratutto riguardi i prezzi.anche se lei ristora a morcote i prezzi di acquisto sono i medesimi di quelli di bellinzona ecc.ritorni sulla terra.e che e stato con il servizio compreso? anche questo e un introito.

Privato Pinco 4 ore fa su tio
Avete già sentito un ristoratore che non "piange"??? Ovvio che quello incassato senza ricevuta, non si può mettere nelle stime :-D

Gigetto 1970 4 ore fa su tio
Caro Suter, mi sa che ti lamenti troppo e da lì non ti vuoi sbloccare. La ristorazione ticinese ha la testa dura. Una fetta di pane non te la offrono. Un piatto di pasta 40.-! E la concorrenza con l'Italia non è la stessa. Un sorriso te lo fanno.

Diablo 4 ore fa su tio
Ognuno guarda il suo portafoglio e spende, nell extra , laddove preferisce. I ristoranti non sono per me un extra che mi interessa piú; devo scegliere dove spendere gli extra e non sono li...ma in altro..... ennesimo aumento CM..+17% niente altro da aggiungere se non che invece di lamentarsi qua, Suter vai a bussare a Bellinzona/Berna. E' un consiglio perche sará sempre e sempre peggio......dall alto ci massacrano, non gliene frega nulla....in Ticino mercato del lavoro precluso ed al ribasso, potere d'acquisto sempre piú al ribasso...costi sempre piu elevati.....é un cane che si morde la coda....ma tanto "su".....non hanno interesse

AlfaAlfa 4 ore fa su tio
Turismo e terziario saranno l’ossigeno per i ristoranti. È, relativamente, i residenti. Ma soprattutto, è necessario portare la qualità del servizio e dei prodotti ad uno standard superiore. Questa è la vera sfida: personale adeguatamente professionale e non improvvisato o privo di diplomi di hotellerie o altri di valore, bilancio tra prezzo e qualità, servizio. Vedremo chi sopravviverà e chi no. Questo è il mercato. Decidono i clienti.

Meganoide 5 ore fa su tio
E sarà sempre peggio, il 10% in più di cassa malati ogni anno da qualche parte va risparmiato.

Koblet69 4 ore fa su tio
Risposta a Meganoide
esatto quindi si uscirà solo 1 o 2 volte al mese al ristorante o addirittura si rinuncia visto che è solo uno sfizio e nn una necessità!

TheOsage 5 ore fa su tio
I tempi di rinunce sono iniziati da qualche tempo, adesso si stanno solo acuendo. Ma come sempre in Ticino le sirene non le si sono volute sentire. Come scrive qualcuno qui sotto ristoranti, bar, cinema, diventano spese superflue. La conseguenza di questa diminuzione di avventori si traduce nell'aumento dei prezzi al ristorante, che non fa altro che diminuire ancora di più le presenze. Ho guardato il libretto della "rassegna gastronomica del mendrisiotto" ecco se non lo avete fatto, guardate i piatti proposti e i prezzi degli stessi. Credo che si sia un po persa la ragione, pur capendo che devono far quadrare i conti.

Panoramix il Druido 4 ore fa su tio
Risposta a TheOsage
D'accordo con te, ho visto selle di capriolo tra i 70.- e gli 80.- frs. che è effettivamente esagerato. Il "problema" della Rassegna è che oltre ai costi fissi "classici", quello che chiamano "omaggio" (il gadget che si porta a casa) qualcuno lo deve pagare, e quel qualcuno è il cliente finale...

TheOsage 4 ore fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
Certo che l'omaggio lo paghi nel costo, ma il cliente guarda il menù e poi vede il costo. A me dispiace, ma come ha scritto qualcun altro qui sotto, si fa ciò che si può con i soldi che si anno. E se non ce ne sono...

Blobloblo 5 ore fa su tio
La gente non ha più soldi da spendere, lo volete capire!!! Anche il ristorante è diventata roba da ricchi

Tipp-ex 5 ore fa su tio
Semplicemente il ristorante è diventato un extra che non più tutti possono permettersi. Se prima si usciva una volta a settimana per una pizza, ora si esce una volta ogni 2 o 3 settimane, con i nuovi aumenti si uscirà una volta ogni 2 o 3 mesi. Purtroppo siamo alla canna del gas. Siamo pericolosamente sull'orlo del baratro e nessuno ci sta lanciando una corda ma sembra quasi che si voglia spingerci ancora più a fondo.... sono vicini i momenti in cui qualche padre disperato farà follie, mi auguro di no, ma la mia paura è che con la disperazione della gente aumenteranno i fatti gravi.

Pinky 5 ore fa su tio
Cosa pretendiamo? Aumentano i prezzi ovunque, la gente non ha più soldi nemmeno per fare la spesa al supermercato, di certo non va al ristorante...mi dispiace per tutte quelle persone in difficoltá e per tutte le aziende ma ormai ognuno guarda al proprio borsellino...se abbassasero i prezzi in generale forse torneremo tutti più a respirare meglio e magari a concederci qualche mangiata al ristorante in piú!

Panoramix il Druido 5 ore fa su tio
Sutter può non essere simpatico, ma quando dice che un ristorante è un'azienda che deve fare utili ha assolutamente ragione. Ad andare in ristoranti di un certo livello si spende anche in Italia; poi se volete paragonare un buon ristorante del territorio con l'all you can eat cinese a 15 € di Ponte Chiasso, questa è un'altra storia...

Diablo 4 ore fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
esatto é un azienda e non deve far quadrare i conti ma fare utili.....ma se alla popolazione residente li massacri...gli abbassi il potere d'acquisto, gli precludi il mercato del lavoro se non ha salari bassi.......il cerchio é un cerchio e nessuno spende piú.....

Privato Pinco 4 ore fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
in due da Canavacciuolo euro 260 menu di degustazione con tanto di camerieri, sommelier indigeni ben formati che ti coccolano e fanno sentire un RE! In Ticino cosa mangi per chf 250.00 in due con cotante coccole e personale qualificato?

Diablo 2 ore fa su tio
Risposta a Privato Pinco
vero a Villa Crespi mi hanno coccolato per il servizio ed ho mangiato bene sia ben chiaro con una cucina di alto livello. Ma in Ticino per 130 chf a testa mangi molto molto molto bene, e non sei trattato proprio a livello de "Gli Incivili"

Oste della malora 3 sec fa su tio
Risposta a Privato Pinco
Ho visto ora il sito di Villa Crespi . Menù gastronico da 280 euro a persona

paolo Galbani 6 ore fa su tio
ma ? chissà perché.

Dylan Dog 6 ore fa su tio
Pochi soldi entrano, pochi soldi escono... semplice!

vin 6 ore fa su tio
Visto l’ennesima stangata di cassa malati , si riduce i bar , ristoranti , spese superflue sul territorio e spesa alimentare esclusivamente in Italia. Andate a bussare ai nostri politici lassisti che non ci tutelano su tutti i fronti.

Danylib 6 ore fa su tio
E già visto che la vita va avanti così in Ticino…….. andate dai nostri politici a reclamare, e bussate alle loro porte! Da parte mia non lascio più 1 Franco qui, spendo tutto all’estero. Loro ci tartassano? E noi ci arrangiamo!!!! Povero Ticino

Entity1 6 ore fa su tio
Risposta a Danylib
Piu chiaro di così.
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