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Dopo il no all'acquisto dello stabile EFG, il Consiglio di Stato ha dato luce verde alla riorganizzazione logistica del terzo potere
LUGANO - Un comparto della Giustizia diviso in quattro blocchi e un nuovo penitenziario cantonale, che sorgerà sempre sul piano della Stampa. Dopo la bocciatura alle urne - lo scorso 9 giugno - dell'acquisto dello stabile EFG, che avrebbe dovuto accogliere la cosiddetta "Cittadella della Giustizia", il Consiglio di Stato ha dato il via libera ai nuovi indirizzi per la riorganizzazione del settore. Lo riferisce il Corriere del Ticino.
Nel primo blocco troveranno spazio il Ministero pubblico, la Magistratura dei minorenni, l'Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi e la Polizia cantonale. Nel secondo (Tribunale d'appello) ci saranno le Sezioni di diritto civile e di diritto pubblico, la Corte d'appello e di revisione penale e una sede dell'Ordine degli avvocati. Nel terzo blocco la Pretura di Lugano e la futura Pretura di protezione di Lugano. Nel quarto, quello dei servizi amministrativi, gli Uffici di esecuzione, dei fallimenti e del registro fondiario. I prossimi passi prevedono l'allestimento di uno studio di fattibilità e l'identificazione dell'ubicazione dei vari blocchi.
Per quanto concerne poi il futuro penitenziario cantonale, il Governo cantonale ha stabilito che mantenere l'ubicazione «presso l'attuale sedime di proprietà dello Stato costituisce la variante ottimale». Secondo una prima stima, il costo del nuovo carcere potrebbe aggirarsi attorno ai 130 milioni di franchi.
