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LOCARNO

Camponovo si scusa per i commenti contro la comunità Rom

La consigliera comunale di Locarno ha fatto pervenire una lettera di scuse per i commenti espressi sul nostro sito.
Ti-Press
Fonte Red
Camponovo si scusa per i commenti contro la comunità Rom
La consigliera comunale di Locarno ha fatto pervenire una lettera di scuse per i commenti espressi sul nostro sito.

LOCARNO - Le parole della consigliera comunale di Locarno Valérie Camponovo in merito alla presenza di persone appartenenti alla comunità Rom in piazza Grande avevano alzato un vero e proprio polverone.

La consigliera comunale aveva inviato un contributo al nostro sito (nel frattempo rimosso su sua richiesta) nel quale sosteneva che la presenza di queste persone andava «eliminata». Parole che avevano scatenato la reazione dell'associazione Rom Ticino, che aveva espresso «rammarico» e specificato che «tali parole sono inaccettabili e non possiamo fare a meno di chiederci come (la consigliera comunale Camponovo, ndr.) intenda concretizzare questa affermazione e, soprattutto, perché sembri voler "eliminare" esclusivamente le persone Rom».

Ora, in redazione sono giunte le scuse della consigliera comunale di Locarno, che pubblichiamo integralmente qui di seguito.

«Sono cresciuta in una famiglia che mi ha sempre trasmesso i valori del rispetto, della tolleranza e dell’educazione. Fin da bambina ho convissuto con concetti come integrazione, viaggi, multiculturalità e inclusione, che non solo ho interiorizzato, ma ho sempre cercato di mettere in pratica. Chi mi conosce sa bene che sono tutt’altro che razzista. Riconosco, tuttavia, che avrei potuto esprimermi in modo più accurato per evitare di offendere qualcuno. So che chi conosce me e la mia famiglia sa anche quale fosse il mio intento nell’uso del termine “zingari”. Non nutro alcun pregiudizio nei confronti del popolo rom, di chi tramanda con orgoglio la propria cultura, le proprie tradizioni e i propri valori, vivendo nel rispetto delle leggi e della comunità. Non ho nulla contro il popolo rom o qualsiasi altra etnia. Per questo desidero scusarmi con la comunità rom ticinese e non, per essermi espressa in modo errato, usando una parola che non conoscevo a sufficienza. Amo viaggiare, leggere e confrontarmi con realtà diverse, consapevole che c’è sempre qualcosa da imparare da ogni cultura, compresa quella rom. Purtroppo, ho usato un termine che può essere frainteso. Mi riferivo a situazioni di accattonaggio organizzato, un fenomeno che nulla ha a che vedere con la vera cultura rom o con qualsiasi altra tradizione. Avrei dovuto parlare più precisamente di mendicità, un’attività regolamentata dalla legge, che credo sia giusto rispettare, indipendentemente dall’origine o dalla cultura di ciascuno. Sono una persona profondamente rispettosa, inclusiva ed empatica, chi mi conosce sa bene che questi valori fanno parte di me. E mi dispiace se le mie parole hanno potuto ferire qualcuno».

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