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CEVIO

Bandito il turismo dell'orrore: «Ecco cosa vi aspetta»

A oltre 9 mesi dall'alluvione, il 12 aprile riapre la Val Bavona. Ma cosa si troveranno di fronte i visitatori? Il video e le foto.
Bandito il turismo dell'orrore: «Ecco cosa vi aspetta»
Foto Tio.ch/ PM
Wanda Dadò sembra volere sussurrare qualcosa alla montagna.
Bandito il turismo dell'orrore: «Ecco cosa vi aspetta»
A oltre 9 mesi dall'alluvione, il 12 aprile riapre la Val Bavona. Ma cosa si troveranno di fronte i visitatori? Il video e le foto.

CEVIO - «È chiaro che un po' siamo preoccupati. Questo sarà un periodo di test. Poi da giugno, eventualmente, correggeremo il tiro». Wanda Dadò, sindaca di Cevio, ha segnato la data del 12 aprile sul calendario. Quel giorno riapre la Valle Bavona, a oltre nove mesi dall'alluvione dello scorso 30 giugno. «C'è sicuramente qualcuno che verrà quassù solo per vedere la devastazione – ammette –. Mi piacerebbe che si evitasse il turismo morboso di questo genere».

Foto Tio.ch/ PMLa frazione di Fontana è ancora adesso un'enorme pietraia.

Quella gente imprudente – È la stessa sindaca ad accompagnarci in auto lungo la valle di Plinio Martini a pochi giorni dalla riapertura della strada. «Per tutto questo tempo – spiega – per entrare qui serviva un permesso delle autorità. Soprattutto all'inizio c'era gente che voleva entrare lo stesso. Alcuni si sono comportati in modo imprudente. Qui sono morte cinque persone (e tre in Lavizzara). Come ci saremmo sentiti se fosse capitata un'altra tragedia a causa di gente irresponsabile? Ci sono stati controlli di polizia e hanno rappresentato un deterrente»

Foto Tio.ch/ PMCase sventrate, distrutte. Ma non è il caso di avvicinarsi troppo.

Il masso che nessuno sposterà mai – Arriviamo alle frazioni di Mondada, Bosco e Fontana. Epicentro del disastro. I segni della furia della natura sono ancora evidenti. Colpisce l'enorme masso piombato dalla montagna e finito sul fondovalle. Nessuno lo sposterà mai più di lì. «Adesso noi dobbiamo pensare al futuro. A ricucire il paesaggio».

Foto Tio.ch/ PMSulla sinistra, l'immenso masso precipitato dalla montagna.

Popolazione coinvolta nella ricostruzione – E in questo si cercherà di coinvolgere la popolazione, in particolare coloro che hanno un immobile in Bavona. «Come ricostruiremo? Rinunceremo a qualcosa? Aggiungeremo altro? Come vorremmo questo territorio tra 50 anni? Questa è la nostra valle e desideriamo che tutti siano coinvolti. Anche i più giovani. Tra qualche mese avremo anche indicazioni dai geologi sulle zone di pericolo. Lì potremo farci un'idea più completa».

Foto Tio.ch/ PMLa frazione di Roseto sta tornando alla normalità.

Quanto serve? – Se per ripristinare l'altra valle devastata, la Lavizzara, servirebbero ancora circa 15 milioni di franchi, la stima per rimettere in sesto il territorio di Cevio (e dunque la Bavona) ammonta più o meno alla stessa cifra, se non oltre. Cantone e Confederazione che faranno? «Tanto è già stato fatto – ricorda la sindaca –. Anche dall'esercito, soprattutto per sgombrare la strada. Ma i lavori vanno avanti. L'unica strada della valle continuerà ad avere cantieri nei prossimi mesi. A tutti chiediamo la massima prudenza. Anche considerando che ci sono delle case decretate inagibili. Assolutamente inaccessibili».

«Un evento spiazzante» – Mentre percorriamo la valle Wanda Dadò ha il tempo per pensare a un aneddoto. «Sono diventata sindaca a inizio maggio 2024. E dopo due mesi guardate cosa è capitato. Sento di dovere recuperare un po' di tempo coi miei cari. Quanto è accaduto è stato spiazzante, le priorità si sono capovolte un po' per tutti. Abbiamo tanta voglia di normalità e questa riapertura ci aiuta».

Foto Tio.ch/ PMWanda Dadò nei pressi del Grott di Baloi, a Fontana.

Grotti e ristorante – A tal proposito i tre grotti e il ristorante della Bavona dovrebbero essere di nuovo attivi entro Pasqua. Una notizia importante. «Contribuiranno a riportare vita in questo posto meraviglioso. Chi conosce la Bavona sa che va rispettata. E noi ripartiremo proprio con umiltà e rispetto».

Foto Tio.ch/ PMIl Grott di Baloi a Fontana. Riapertura a breve?

Parola chiave – Il messaggio è anche rivolto a chi intende visitare la Bavona solo per vedere il teatro di una tragedia? «Anche. Ma non solo. Il rispetto è una parola chiave in montagna», conclude la sindaca.

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COMMENTI
 

tschädere 2 sett fa su tio
cosa e piu importante,ricostruire la bavona o sprecare 100 naia di mio per ricostruire una ancora bombardata ucraina ? certo berna vota per la ucraina e i nostri i quali pagano le tasse vanno lasciati soli.

Diablo 2 sett fa su tio
Risposta a tschädere
anche io la penso allo stesso modo, ma il problema é come quello delle Cm...ci lamentiamo....sui blog......e stop...fossimo davvero gente con le 00, saremmo andati a protestare in maniera pesante....non lo facciamo ? perche stiamo troppo bene
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