Previsto in giornata un incontro con gli studenti della classe della Commercio per «gestire al meglio la situazione, sia a livello pratico che psicologico»
BELLINZONA - Choc e sgomento si respirano questa mattina tra gli studenti della Scuola cantonale di Commercio di Bellinzona, dopo l’arresto del 19enne al terzo anno accusato di volere compiere una violenza di massa.
Fuori dalla SCC sono presenti delle pattuglie di polizia e la direzione ha previsto in giornata un incontro con gli studenti della classe coinvolta per «gestire al meglio la situazione, sia a livello pratico che psicologico», come ci confermano dalla segreteria.
Nel frattempo le bocche sono cucite. Gli inquirenti preferiscono non rilasciare dichiarazioni. Anche il direttore della scuola Adriano Agustoni non intende rispondere alle domande dei giornalisti per una vicenda che ha colpito non solo il mondo dell’educazione ma l’intero Ticino. Certo, sono molte le domande che circolano in queste ore. Ad esempio come si spiegano tutte le armi trovate nell’abitazione del ragazzo: secondo la Regione sarebbero almeno una ventina tra fucili e pistole. Possibile che i genitori non si fossero accorti di nulla? E poi cosa ha spinto il 19enne a voler organizzare una strage a scuola visto che viene descritto da tutti come un ragazzo «brillante» dal punto di vista del rendimento scolastico? Su tutti questi aspetti cercheranno di fare luce, oggi e nei prossimi giorni, gli inquirenti.
Chi in queste ore ha pensato a una semplice bravata da parte del giovane, sottovalutando l’intera vicenda, deve ricredersi. Gli indizi a carico del 19enne sembrano essere talmente fondati e gravi da giustificare la pesante accusa, quella appunto di atti preparatori di assassinio subordinatamente di omicidio.
Al momento, in sostanza, non sembra previsto il rilascio del ragazzo. Rimane un grande interrogativo, quello del movente. Quanto accaduto, questo è certo, conferma una triste realtà dei giorni nostri: quella secondo cui non ha più senso pensare al "se", ma soltanto al "quando" simili circostanze andranno a verificarsi.
Proprio per questo è sempre più importante la collaborazione con le autorità nel segnalare "anomalie" che, come in questo caso, potevano trovare un tragico epilogo.