Ma con la regola delle 15 persone all'aperto, ora per gli agenti i controlli «diventano più complicati»
Sono molti i giovani che si sono dati appuntamento in centro per trascorrere la serata assieme
LUGANO - “Stasse ci troviamo in centro?” Con l'approssimarsi della primavera, c'è nuovamente tanta voglia di passare le serate all'aperto con gli amici. Ed ecco quindi che sabato sera a Lugano molti giovani si sono dati appuntamento in centro, in particolare alla foce del Cassarate e nei suoi dintorni. «Centinaia di giovani senza mascherine né distanziamenti» ci racconta un lettore.
Una situazione, questa, che è verosimilmente dovuta anche al fatto che dallo scorso primo marzo all'aria aperta sono nuovamente consentiti assembramenti di persone e incontri tra familiari e amici fino a quindici persone. Verso le 22.30 alla foce è comunque arrivata la polizia cantonale, «che è intervenuta nell'ambito dei normali controlli previsti nell'area» come fa sapere il portavoce Renato Pizolli, interpellato da tio/20minuti.
Gli agenti hanno effettivamente riscontrato, ieri sera, «una frequentazione assidua» spiega. Ma con le nuove disposizioni, che permettono assembramenti più folti, «ora dal punto di vista dell'intervento la situazione diventa sempre più complicata» ci dice ancora Pizolli. Che aggiunge: «Ci vuole anche molta attenzione da parte dei cittadini».
La quiete di Carona spezzata dalla musica? - Durante la notte tra sabato e domenica la cantonale è intervenuta anche al Parco San Grato di Carona a causa dello svolgimento di una presunta festa. Poco dopo le due, alcune persone residenti nella zona hanno infatti segnalato alle autorità la presenza di musica ad alto volume. Per gli agenti non è tuttavia stato possibile chiarire la situazione, in quanto nel momento in cui sono giunti sul posto non è stato constatato nessun disturbo della quiete pubblica.