Negli ultimi giorni potreste trovarvi nella casella di posta una mail simile.
L'invito è ovviamente a non abboccare all'amo e a cestinare la missiva.
LUGANO - Azioni non proprio edificanti, anzi, decisamente deplorevoli (e condannabili). Si va dalla pedopornografia, alla pedofilia, passando per esibizionismo, cyber pornografia e traffico sessuale.
A denunciare sono, a seconda dei casi, fantomatiche "polizie del net", ministri dell'interno francesi, polizie federali etc... E lo fanno, guarda caso, tramite una mail in cui invitano il "fortunato" (evidentemente selezionato a caso) a giustificare le proprie azioni, sempre tramite mail.
Che si tratti di una truffa è abbastanza evidente, ma non è detto che il sistema non riesca a prendere all'amo qualche sprovveduto.
La richiesta di informazioni personali, infatti, si cela dietro l'ennesimo tentativo di phishing. Insomma, un'evidente “truffa” informatica messa a segno attraverso la posta elettronica.
Come proteggersi? Come ricorda la Polizia cantonale, primariamente non bisogna mai dimenticare che nessuna società seria (tantomeno polizie e ministeri vari) chiede, per mail (ma anche in altri modi) dati sensibili.
Di conseguenza, se riceviamo richieste del genere, ci troviamo probabilmente di fronte a un’operazione fraudolenta. Se proprio si hanno dei dubbi si può telefonare alla società per chiedere informazioni.
In ogni caso non bisogna rispondere a questi mail e nemmeno cliccare sui link in essi presenti. Inoltre mai fornire i propri dati riservati o inviare la scansione di documenti.