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CANTONEAccoltellamento alla Manor: «Tempesta perfetta tra ritardo mentale e disturbo psicotico»

29.08.22 - 17:30
La scemata imputabilità della 29enne è di grado medio per tutti i capi di accusa, secondo il perito psichiatrico.
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Accoltellamento alla Manor: «Tempesta perfetta tra ritardo mentale e disturbo psicotico»
La scemata imputabilità della 29enne è di grado medio per tutti i capi di accusa, secondo il perito psichiatrico.

LUGANO - Un lieve ritardo mentale, unito a un disturbo psicotico. È un mix, quello racchiuso nella mente della 29enne responsabile del doppio accoltellamento alla Manor di Lugano, che secondo lo psichiatra Carlo Calanchini risulta in «una tempesta perfetta».

Scemata imputabilità, ma non totale - La scemata imputabilità, definita di grado medio al momento dei fatti, è da considerarsi uguale anche per quanto concerne i reati precedenti, quali il sostegno a gruppi estremisti islamici e l’esercizio illecito della prostituzione. Il rischio di recidiva, nel frattempo, «resta ancora medio-alto».

Nessuna esplosione psicotica - Calanchini sottolinea poi come il reato non sia avvenuto come «conseguenza diretta di un’esplosione psicotica», in quanto i disturbi sopracitati erano presenti dalla nascita o da molti anni. È possibile però che abbiano giocato un ruolo dei «fattori di stress legati al confinamento pandemico, oppure al ritardo mentale stesso, come la difficoltà a relazionarsi e l’isolamento sociale». 

Struttura chiusa, ma andrebbe bene anche la Stampa - Per il perito la giovane donna «dovrebbe essere collocata in una struttura chiusa, in regime di trattamento stazionario, con la possibilità di svolgere attività semplici e un supporto psicologico e psichiatrico». Probabilmente, sottolinea però, anche il penitenziario cantonale potrebbe soddisfare queste condizioni. In alternativa «si potrebbe valutare una struttura penitenziaria specializzata per persone con gravi disturbi psichiatrici, che però, in Ticino, non esiste».

Orizzonti impossibili da definire - Al momento la terapia è da prevedersi «a tempo indeterminato», specifica. «La componente psicotica potrebbe migliorare ma ho l’impressione che abbia delle radici molto profonde. Ci sono poi degli aspetti dal 24 novembre 2020 a questa parte si sono rafforzati, perciò non sono molto ottimista da questo punto di vista». 

Poco cambia, medicamenti o meno - Al momento dei fatti la donna «aveva però smesso di assumere farmaci», contesta l’avvocato difensore Daniele Iuliucci, chiedendosi come mai questo aspetto non sia considerato rilevante. «Non è la sospensione dei farmaci che ha portato all’aggressione», ha sottolineato Calanchini in tutta risposta, «adesso li sta assumendo, eppure l’unica differenza che noto è nell’umore, mentre non si osserva un miglioramento nel disturbo psicotico».

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