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CANTONEPresunte molestie all'Unitas, il Consiglio di Stato prende provvedimenti

16.12.22 - 12:12
Sulla base dei risultati dell'audit l'associazione dovrà lavorare su vigilanza interna, ruoli e conflitti di interesse.
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Presunte molestie all'Unitas, il Consiglio di Stato prende provvedimenti
Sulla base dei risultati dell'audit l'associazione dovrà lavorare su vigilanza interna, ruoli e conflitti di interesse.

BELLINZONA - L'audit esterno ha dato i suoi frutti. Il Consiglio di Stato comunica che l'indagine condotta sulla gestione di Unitas dei presunti casi di molestie sessuali e del clima di malessere venutosi a creare in seno all'associazione ha confermato «la presenza di criticità».

Quest'ultime, viene specificato, sono «di natura formale e organizzativa, con particolare riferimento ai ruoli, alla vigilanza interna, alla gestione delle segnalazioni e al flusso di informazioni». 

Alla luce del rapporto, preso atto delle misure riguardo alle molestie sessuali e al mobbing già implementate da parte di Unitas (l’Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana), il Consiglio di Stato, per il tramite della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie del DSS, ha chiesto all'associazione la messa in atto, entro tempistiche definite, di una serie di ulteriori provvedimenti.

«Particolare attenzione è posta ad un aggiornamento dell’organizzazione, ai conflitti di interesse, alla concentrazione di ruoli e alle competenze dei vari organi, così da porre rimedio alle carenze riscontrate, assicurare un’aggiornata e più incisiva gestione, e garantire il rapporto di fiducia con l’ente sussidiante, così come con tutte le persone legate all’attività dell’associazione». 

Lo scopo dell'indagine - Con l'audit esterno il Consiglio di Stato aveva voluto avviare una specifica vigilanza su Unitas, associazione che si occupa di ciechi e ipovedenti e svolge una serie di servizi riconosciuti e finanziati dal Cantone. L'obiettivo di queste verifiche era quello di assicurarsi che quanto emerso, in particolare i presunti casi di molestie sessuali oggetto di segnalazione alle autorità giudiziarie nel 2021, non pregiudicasse la qualità delle prestazioni erogate all'utenza. Più in generale, occorreva comprendere come l'associazione avesse gestito queste situazioni, valutando se sussistessero ancora i necessari presupposti di fiducia nell’ambito del rapporto di partenariato intrattenuto con il Cantone.

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COMMENTI
 

Sarà 2 anni fa su tio
@vulpus - Hai ragione. Se un molestatore ha potuto agire indisturbato per anni non è per problemi organizzativi. Qualcuno l'ha coperto e andrà avanti come prima, organizzazione o no l'attitudine di insabbiare di certe persone non cambia. Sai come si dice: a pensare male si fa peccato ma... Bertoli, prima di entrare in Consiglio di Stato, era direttore della Unitas, per cui era più o meno direttamente coinvolto. E' da vedere quanto è pesata la sua presenza in Consiglio di Stato quando hanno discusso il rapporto dell'inchiesta. Il non luogo a procedere contro il molestatore è dovuta unicamente alla decorrenza dei termini. Purtroppo per questi casi la denuncia va inolktrata entro tre mesi. E definire ancora presunti i casi di molestie avvenuti è un nuovo insulto alle vittime.

vulpus 2 anni fa su tio
Tonnellate di sabbia. I fatti più gravi sono le molestie verso le collaboratrici e i collaboratori,non i problemi organizzativi e amministrativi che dimostrano solo incapacità professionale. Ma tantè va salvaguardato l'ego di chi ha commesso i misfatti, degli altri chi se ne frega mi sembra.

Sarà 2 anni fa su tio
Che schifo. Meno male che si fa qualcosa.
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