Cerca e trova immobili

CANTONESesso e toccamenti con due allieve, condannato l'ex direttore delle scuole medie

16.02.23 - 12:02
Tre anni di detenzione, di cui sei mesi da scontare, per il 40enne. «Vorrei scusarmi con le vittime e le loro famiglie», ha detto l'imputato.
Deposit (simbolica)
Sesso e toccamenti con due allieve, condannato l'ex direttore delle scuole medie
Tre anni di detenzione, di cui sei mesi da scontare, per il 40enne. «Vorrei scusarmi con le vittime e le loro famiglie», ha detto l'imputato.

LUGANO - Tre anni, di cui sei mesi da espiare. Più un trattamento ambulatoriale e l'interdizione a vita di prendere parte ad attività professionali o extraprofessionali che coinvolgono minori. È questa la pena decisa oggi alle Assise criminali di Lugano, dopo essere stata proposta dalle parti, per l'ex direttore delle scuole medie di Lugano Centro.

Il 40enne, che tra maggio e luglio 2022 aveva intrattenuto rapporti sessuali con un'allieva minore di 16 anni e aveva palpeggiato una seconda, è stato ritenuto colpevole di atti sessuali con fanciulli ripetuti e somministrazione a fanciulli di sostanze pericolose per la salute ripetuta. 

L'uomo, che è in detenzione dal 7 settembre 2022, uscirà dunque molto presto dal carcere.

«È proibito. Punto» - Le due giovani, che sono state confermate consenzienti, non si sono costituite accusatrici private. «Per la legge non è questione di consenso o meno, di ruolo educativo o meno, la legge impone all'adulto di astenersi da qualunque atto sessuale con una persona che non ha ancora compiuto i 16 anni. È proibito. Punto», ha detto il giudice Mauro Ermani. «La colpa dal profilo oggettivo è lieve, ma sul piano soggettivo è molto grave, perché lei ha violato tutte le regole proprie al ruolo del docente».

Le scuse - «Vorrei scusarmi con le vittime e le loro famiglie per quanto successo e quanto passato negli ultimi mesi. Mi scuso anche con la scuola, gli ex colleghi e con la mia famiglia per la fiducia tradita», ha dichiarato l'imputato.

Atti sessuali anche all'interno della scuola - L'uomo è reo confesso e ha confermato di aver intrattenuto atti sessuali con la vittima principale, una 15enne, in 18 diverse occasioni, tra baci, rapporti orali e rapporti sessuali completi. Durante l'estate l'allora 39enne e la giovane hanno anche consumato rapporti all'interno della scuola: nell'ufficio dell'ex direttore e nel locale sottotetto adibito all'aula di musica. Ammessi anche i toccamenti nei confronti della seconda allieva, alla quale ha palpeggiato il seno all'interno della sua vettura mentre baciava e toccava la vittima principale. L'uomo ha inoltre messo a disposizione bevande alcoliche alle due giovanissime, segnatamente vino, rum e tequila.

«Non mi rendevo conto» - «È stato chiaramente un errore, tutto quanto», ha detto il 40enne. «Quello di cui non mi rendevo conto è che, nonostante io avessi lasciato ogni libertà (in termini di consensualità ndr.), il fatto che io fossi una figura educante e d'esempio poteva influenzare le decisioni delle ragazze».

Voci e avvertimenti - «Lei assumeva dei comportamenti inadeguati, immaturi e di eccessiva vicinanza con i suoi allievi. Non si è comportato da docente, e non solo per gli atti sessuali. Lei ha un problema», ha sottolineato il giudice. All'uomo è stato infatti diagnosticato un disturbo di personalità narcisistico. Ermani ha poi evidenziato come all'interno della scuola, ancora prima che avvenissero gli atti sessuali, girassero già voci relative a dei comportamenti ambigui che l'uomo teneva nei confronti delle allieve, con una studentessa che l'aveva perfino definito «un pedofilo». L'ex direttore era inoltre stato messo in guardia da dei colleghi rispetto a questo chiacchiericcio. «Lei l'aveva saputo, ma in seguito ha comunque fatto quello che ha fatto».

«Cosa farà ora, professionalmente parlando?», ha chiesto infine il giudice all'imputato. «L'obiettivo primario è quello di curarmi, stare meglio e ricostruire un rapporto con la mia famiglia, perlomeno con i miei figli. Poi i progetti verranno», ha risposto il 40enne.

Il dibattimento si è svolto in forma di rito abbreviato. Le parti si erano infatti accordate per proporre la pena che oggi ha trovato l'approvazione della corte.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE