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LOSTALLO (GR)La speranza di ritrovare quelle due persone

24.06.24 - 08:30
Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca in Mesolcina. All'appello manca ancora una coppia di coniugi.
Tipress
Fonte red
La speranza di ritrovare quelle due persone
Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca in Mesolcina. All'appello manca ancora una coppia di coniugi.
Nel frattempo, proseguono anche i lavori di messa in sicurezza delle zone più colpite dal nubifragio. Il comune: «Stiamo organizzando gruppi di lavoro».

LOSTALLO - Sono due le persone tuttora disperse in seguito alla violentissima alluvione che venerdì sera si è abbattuta sulla Mesolcina, squarciando la valle e causando una devastazione di portata storica. Le operazioni di ricerca, alimentate dalla speranza, sono ripartite in questi minuti.

All'appello manca una coppia di coniugi che da qualche mese si era stabilita in quel di Sorte. Sabato mattina era stata ritrovata, una donna, poi ricoverata all'Ospedale Civico di Lugano. Ieri, purtroppo, il bilancio del disastro è invece stato appesantito dal ritrovamento di un corpo senza vita, rinvenuto nelle acque del fiume tra Grono e Roveredo, a otto chilometri di distanza circa dal luogo della colata. La vittima, come ha riferito ieri la Regione, è Aldo Bianchi, ex municipale di Lostallo e compagno della 77enne salvata sabato mattina.

Contestualmente alle ricerche, riprendono in giornata anche i lavori per mettere in sicurezza le località colpite dal nubifragio. Nella giornata di ieri circa duecento persone hanno preso parte alle operazioni e le autorità comunali di Lostallo, come si legge sul sito del comune, stanno organizzando gruppi di lavoro e sono alla ricerca di volontari per le operazioni di sgombero e pulizia.

Riaperta la cantonale, per l'A13 ci vorrà un mese
Nel frattempo, nella tarda serata di domenica, è stata riaperta - ma solo per residenti, lavoratori e fornitori - la strada cantonale che collega Lostallo e Mesocco. «Per quanto riguarda il traffico di transito e turistico, la strada rimane chiusa», ha detto Livio Isepponi, vicecomandante della polizia cantonale per la regione Reno-Moesa, ai microfoni della RSI. E questa mattina, come si legge sul canale WhatsApp del Comune, è stato ripristinato anche il servizio con Autopostale. La regione tuttavia resta parzialmente isolata.

In particolare, serviranno almeno tre settimane, forse un mese, per una riapertura parziale dell'A13, crollata lungo circa 150-200 metri all'altezza di Soazza. Un orizzonte di tre o quattro settimane, ha affermato Guido Baggi, vicedirettore dell'USTRA, ai microfoni della SRF «è uno scenario realistico, purché le condizioni dell'acqua lo consentano».

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