Roberto Badaracco, Capodicastero Sport: «Mai un inizio stagione cosi pessimo, le entrate sono poche». Riaprire la piscina coperta?: «No».
LUGANO - Un occhio fuori dalla finestra e poi uno alla meteo, tanto basta per capire che nuotare in piscina è diventato quantomeno complicato. Con un'incertezza meteo («tendenza a rovesci», stando alle previsioni) che non ci lascerà completamente tranquilli, nemmeno nel prossimo fine settimana.
E nonostante il susseguirsi di piogge e freddo - nella mattinata di ieri temperature intorno ai 15/16 gradi -, la Piscina Coperta di Lugano resta chiusa per la consueta pausa estiva, fino a settembre, un vero incubo per gli appassionati.
Sì, perché avere aperte la vasca da 50 metri del Lido in città così come quelle fuori dalla cintura - Carona, Tesserete, Valgersa, solo per fare qualche esempio -, ma non potervi accedere a causa del tempo, ha del paradossale.
«È un inizio estate eccezionale. Da quasi 9 anni da Capodicastero mai mi era capitata una partenza cosi pessima a livello di tempo: è una situazione inaspettata, iniziata male a maggio e proseguita poi a giugno». Così Roberto Badaracco, Capodicastero Sport della Città di Lugano, anche lui appassionato di nuoto.
Ma qual è la situazione a Lugano? «Le vasche all'aperto sono tutte agibili e si può nuotare con la buona temperatura dell'acqua - aggiunge il Vicesindaco - Col costume capisco che l'aria è fredda ma poi uno entra e nuota. Il clima piuttosto non aiuta l'avventore giornaliero: le entrate sono poche, siamo partiti male come frequenza. E anche a Carona le cose non vanno meglio».
Pensate all'ipotesi di una riapertura della piscina coperta?
«No, non prevediamo nemmeno di prenderla in considerazione, sia per la pianificazione dei bagnini, sia soprattutto perché il periodo di chiusura estivo viene utilizzato per ristrutturare visto che la struttura necessita di lavori permanenti sugli impianti. Speriamo semplicemente in un miglioramento delle condizioni meteo».
Resta però un comune disappunto per un'estate che non c'è.
«Dispiace, ma è necessario aver un po' di pazienza: già da domani le temperature dovrebbero raggiungere i 25 gradi anche se con un cielo coperto. Con la speranza che settimana prossima la situazione possa volgere finalmente al meglio».
Altro problema è quello degli orari. La piscina coperta infatti durante l'inverno garantisce orari fino alle 21.30 mentre il Lido chiude alle 19.30, con l'obbligo di uscire dall'acqua entro le 19. Pensate di allungare l'orario?
«Ce lo hanno chiesto più volte, ma abbiamo accordi con le associazioni sportive. Durante il giorno non dispongono di spazi e possono garantire lo spazio acqua alle varie classi di età solo nell'orario serale. Capisco il problema di chi lavora, ma c'è comunque la possibilità di nuotare a prezzi ridotti il mattino presto dalle 7 alle 8.30, in pausa pranzo dalle 12 alle 14 e nel pomeriggio dopo le 16».