Il 56enne sarà inoltre espulso dalla Svizzera. «Ha agito con modalità perverse», ha detto la giudice Francesca Verda Chiocchetti.
LUGANO - «L'imputato ha sottoposto una bambina a un inferno, abusando di lei appena ne aveva la possibilità». È con queste parole che la giudice Francesca Verda Chiocchetti ha condannato a 12 anni di carcere, più l'espulsione dalla Svizzera per 12 anni, il 56enne spagnolo dimorante nel Luganese accusato di avere, per anni, abusato sessualmente della sua figliastra.
Per l'uomo, che dovrà versare alla vittima 35'000 franchi per torto morale e non potrà avvicinarsi a meno di 50 metri dalla sua abitazione, è stata ordinata anche l'interdizione a vita di svolgere attività professionali o extraprofessionali a contatto con minori.
«Modalità veramente perverse» - «Il danno da lei fatto è enorme e non è recuperabile», ha detto la giudice. «E il peggio è che tutto questo lei l'ha fatto per il suo godimento fisico, adottando delle modalità veramente perverse».
La vittima, dal canto suo, «ha riferito di quello che ha sentito durante gli abusi, e ne ha parlato in maniera credibile, fornendo dettagli». A rafforzare il suo racconto è stata poi la segnalazione da lei fatta alla madre quando aveva solo 12 anni, subito dopo il primo abuso. «Allora la vittima era stata vaga nel suo racconto, è vero, ma semplicemente perché era una bambina e perché in quel momento, come spesso accade alle vittime di abusi sessuali, "ha visto bianco" ed "è rimasta paralizzata"».
«Nessun pentimento» - In corso d'inchiesta e durante il dibattimento il 56enne «non ha inoltre mostrato alcun pentimento, ma nemmeno una presa di coscienza».
La Corte ha poi giudicato sospetto il fatto che il 56enne, quando la figliastra era ragazzina, aveva fatto di tutto per tenere lontano il suo primo fidanzatino.
Una reazione che non c'è stata - Ha fatto scalpore, infine, il comportamento tenuto dall'imputato in aula: «Lei non sembra essere rimasto colpito dalle dichiarazioni fornite dalla sua figliastra in merito agli abusi. Dal momento che lei si dichiara innocente ci si aspetterebbe una sofferenza nell'ascoltare i suoi verbali, reazioni come un "ma cosa sta dicendo" o un "che vergogna". E invece nulla».
Durante il dibattimento di martedì, lo ricordiamo, la pubblica accusa aveva chiesto dieci anni di carcere e l'espulsione dalla Svizzera per dieci anni, mentre la difesa aveva spinto per il proscioglimento.