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CANTONECaos al TPC, l'avvocato dei due giudici: «Un accanimento»

12.12.24 - 16:38
Marco Broggini commenta la decisione del Cdm di destituire Quadri e Verda Chiocchetti.
Archivio Tipress
Fonte RED
Caos al TPC, l'avvocato dei due giudici: «Un accanimento»
Marco Broggini commenta la decisione del Cdm di destituire Quadri e Verda Chiocchetti.

BELLINZONA - L'avvocato di Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti, i due giudici del Tribunale penale cantonale appena destituiti dal Consiglio della magistratura, non ci sta. E passa al contrattacco. Attraverso un comunicato stampa, Marco Broggini parla «di decisioni clamorosamente arbitrarie, che denotano un evidente accanimento, per non dire altro». «Ricordo - prosegue - che contro il CdM è pendente una ricusa davanti all’apposita Commissione di ricorso».

Quindi ancora: «L’immagine segnalata dai miei clienti alla magistratura raffigura due enormi falli in erezione con una donna sottomessa seduta nel bel mezzo, come fosse in attesa di farsi penetrare, condita dalla dicitura “ufficio penale”. I due organi genitali in questione sono esposti con queste proporzioni al Museo della pornografia di Amsterdam».

«Secondo quanto dichiarato a Rete1 il giorno della pubblicazione sulla Regione dal presidente del CdM, egli avrebbe visto per la prima volta questa immagine su questo quotidiano, mentre in realtà il CdM ne era in possesso da settimane», fa notare l'avvocato. «I miei clienti - continua - hanno ritenuto che la trasmissione di questa immagine da parte del giudice Ermani a una segretaria del TPC mobbizzata potesse costituire il reato di pornografia ex art. 197 cpv. 2 CP, e hanno segnalato il tutto al PG Pagani, consegnando nelle sue mani l’esposto».

Broggini si appella all’art. 27a LOG che impone a un giudice di denunciare alla magistratura penale fatti che potrebbero costituire reato. «La circostanza che il procuratore straordinario Passini abbia poi preteso che non vi sarebbero gli estremi per l’applicazione dell’art. 197 cpv. 2 CP non significa nulla: basti pensare che la sua decisione non ha potuto essere impugnata dai denuncianti per loro carenza di legittimazione ricorsuale, e quindi non è stata riesaminata da nessuno tribunale».

«Addirittura il CdM, manifestando per l’ennesima volta la sua volontà di colpire i miei assistiti, pretende che un eventuale ricorso non avrà effetto sospensivo. Nell’ambito del ricorso che sarà evidentemente presentato verrà chiesto l’immediato ripristino dell’effetto sospensivo». E poi conclude: «Posso comunque tranquillizzare i cittadini ticinesi: i giudici Verda Chiocchetti e Quadri sono sopravvissuti a questa bomba gettata loro in faccia a mo’ di regalo natalizio».

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