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MONTECENERI

Treno deragliato a Sigirino, il Sisi apre ufficialmente un'inchiesta

Il rapporto preliminare cita, tra le persone coinvolte, il macchinista del convoglio TILO malgrado quel giorno non vi fosse nessuno a bordo
Archvio Ti Press
Treno deragliato a Sigirino, il Sisi apre ufficialmente un'inchiesta
Il rapporto preliminare cita, tra le persone coinvolte, il macchinista del convoglio TILO malgrado quel giorno non vi fosse nessuno a bordo

SIGIRINO - Oltre al Ministero pubblico, anche il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi) ha aperto un fascicolo sul deragliamento del treno TILO avvenuto lo scorso 20 dicembre a Sigirino (comune di Monteceneri). A distanza di un mese esatto, il 20 gennaio scorso, il Sisi ha formalmente divulgato l'esito del rapporto preliminare - datato 13 gennaio - annunciando ufficialmente l’apertura di un'inchiesta. Il documento - si legge - «contiene un riassunto provvisorio della dinamica dell’incidente, senza pretese di completezza né esame del decorso dello stesso».

La Procura intanto prosegue le sue indagini, per comprendere le ragioni per cui quel venerdì il convoglio sia riuscito a mettersi in moto autonomamente.

Come si apprende dal rapporto, il TILO - un elettrotreno a sei casse del tipo RABe 524 - ha iniziato la sua fuga dalla stazione FFS di Rivera-Bironico, alle 11,48. Il deragliamento è avvenuto poi all'altezza della stazione di servizio di Mezzovico-Sigirino.

La sua fuga, lo ricordiamo, era stata fermata grazie all'intervento dei tecnici FFS della Centrale d'esercizio Sud di Pollegio, deviandolo su un normale scambio e conducendolo su un binario morto. Il rapporto del Sisi mostra che il convoglio ha subito enormi danni a causa del suo sviamento. Così come la linea di Montagna. Fortunatamente non vi sono stati feriti.

Quel giorno, a bordo del treno, non vi era nessuno. Neppure il macchinista del TILO che, tuttavia, risulta citato nel rapporto preliminare del SISI tra le persone coinvolte. Oltre a lui, il caposala della Centrale d'esercizio Sud delle FFS di Pollegio. Dopo l'incidente, il treno era stato portato in zona Cornaredo, dove vi rimarrà almeno fino ad aprile.

Cosa sia successo quel giorno, ufficialmente ancora non si sa. Stando a nostre informazioni, il treno si trovava alla stazione FFS di Rivera-Bironico per via di alcuni rami rimasti impigliati nel pantografo. Per questo doveva essere agganciato a un altro convoglio e portato verso Bellinzona per poterlo riparare. I problemi pare siano nati nel momento in cui il treno stava per essere agganciato a quello che avrebbe dovuto trainarlo verso nord. Ci sarebbero inoltre sospetti sull'operato del macchinista che avvallerebbero la tesi dell'errore umano.

Un sinistro che apre, a ogni modo, a tanti interrogativi. L'epilogo sarebbe potuto essere ben peggiore.


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