La reazione dell’ormai ex senatore PPD ticinese dopo la sua mancata rielezione
BELLINZONA - «Sapevo che il seggio agli Stati era a rischio». È questa la reazione di un mesto Filippo Lombardi, che oggi non è stato rieletto al Consiglio degli Stati. Dopo vent’anni, l’ormai ex senatore deve cedere il posto alla socialista Marina Carobbio Guscetti.
La mancata rielezione sarebbe da attribuire alla congiunzione PLR- PPD in vista delle elezioni nazionali. Ma per Lombardi non si è comunque trattato di un errore strategico: «Senza tale operazione, non avremmo salvato il seggio al Nazionale. C’era però il rischio di perdere quello agli Stati». E così è stato.
Fino all'ultimo tra Lombardi e la neoeletta Carobbio Guscetti c’è stato un testa a testa. L’ha però spuntata la socialista, che ha superato il PPD di soli 45 voti. Un pretesto per chiedere un riconteggio delle schede? «Non è stato fatto quando nel 2011 ci fu il pareggio tra Monica Duca Widmer e Marco Romano, quindi non penso che sia necessario per una differenza di 45 preferenze».
Ora cosa ci sarà nel futuro di Lombardi? «Domani parto per Berna, per delle riunioni di commissione. Ho tempo di pensarci fino al prossimo 2 dicembre» conclude.