Interpellanza dell’MPS al Consiglio di Stato sul destino delle 72 persone impiegate presso l'aeroporto di Agno
LUGANO - «Usati, licenziati e ora dimenticati». È in questi termini che il Movimento per il socialismo parla dei 72 dipendenti della società LASA Sa nell’interpellanza indirizzata al Governo ticinese.
Perché usati? «Non possiamo evitare di far notare che Claudio Zali e amici avevano chiaramente indicato negli oppositori dall’aeroporto di Lugano i responsabili dei 72 licenziamenti» scrivono Simona Arigoni, Angelica Lepori e Matteo Pronzini. «Usati come strumento di ricatto in vista della votazione sui due referendum» .Poi la disdetta cautelativa in febbraio e, infine, la liquidazione ordinata. «A breve la maggior parte degli ex dipendenti di LASA Sa saranno semplicemente scaricati in disoccupazione».
Lo scorso 6 settembre 2019 il gruppo MPS-POP-Indipendenti aveva inoltrato una mozione con cui si chiedeva un piano di riconversione per il personale dell’aeroporto. Mentre ad oggi, continua l’interpellanza, «è responsabilità della Città di Lugano e del Cantone Ticino di condannarli alla disoccupazione», e intanto «si parla solo del passaggio in mani private dell’aeroporto e della quindicina di posti che verranno così recuperati».
Infine, l’attacco a Claudio Zali: «Ha subito dismesso i panni del sindacalista per rimettersi quelli del servitore degli interessi di un gruppo di super-ricchi proprietari di jet». E ancora: «Le varie maschere sono cadute. All’improvviso, l’aeroporto quale fulcro dell’attività economica cantonale e luganese non è più un fatto fondamentale, il grande futuro dell’aeroporto pubblico è stato cancellato dai radar dell’attualità politica e la sorte dei 72 dipendenti non è più un problema politico e sociale».
Le domande dell'interpellanza:
1. L’amministrazione cantonale e l’amministrazione comunale di Lugano sono state interpellate per valutare tutte le possibilità concrete di ricollocamento del personale dell’Aeroporto, tenendo conto dei nuovi posti di lavoro che si creeranno all’interno dei sui servizi (calcolando in particolari i posti lasciati liberi dal personale cantonale e comunali che partirà in pensione o in prepensionamento)? Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto?
2. Tutti gli altri comuni del cantone son stati interpellati per sapere la loro disponibilità futura per l’assunzione di personale LASA? Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto?
3. I Corpi di vigili del fuoco presenti sul territorio cantonale che impiegano pompieri professionisti sono stati contattati per sapere quanti di questi andranno in pensione nei prossimi due anni e se esiste l’intenzione di aumentare il loro effettivi tramite l’occupazione dei pompieri LASA? Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto?
4. Tutte le società cantonale e comunali a partecipazione pubblica cantonale (trasporti, turismo, produzione di energia, ecc.) sono state contattate affinché diano la loro disponibilità ad assumere del personale LASA nei prossimi due anni. Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto?
5. Sono state aperte delle discussioni con le ex-regie federali (FFS SA, La Posta, Swisscom) al fine di stabilire la disponibilità di queste società ad assumere parte dell’attuale personale LASA. Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto?
6. Si è contattato l’amministrazione federale e degli aeroporti ubicati in Svizzera (in primis Zurigo, Ginevra, Basilea). Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto? Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto?
7. Si è pensato di elaborare delle serie di misure concrete di sostegno finanziario alle società, aziende pubbliche e para-pubbliche che dovessero assumere a tempo indeterminato del personale LASA. In particolare la garanzia dello stesso stipendio degli ex-impiegati LASA che venissero assunti dalle entità citate più sopra. Naturalmente questo onere dovrebbe essere ripartito tra i principali azionisti di LASA, ossia il Cantone e il Comune di Lugano. Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto?
8. Si è pensato di garantire al personale LASA con 58 anni compiuti l’alternativa di una rendita ponte transitoria che garantisca un salario equivalente a quello attuale fino all’età di pensionamento (65 anni per gli uomini, 64 anni per le donne). Naturalmente questo onere dovrebbe essere ripartito tra i principali azionisti di LASA, ossia il Cantone e il Comune di Lugano. Naturalmente questo onere dovrebbe essere ripartito tra i principali azionisti di LASA, ossia il Cantone e il Comune di Lugano. Se si quale risultato è scaturito? Se no perché non è stato fatto?
9. A quante persone è stato confermato il licenziamento inoltrato a febbraio 2020?
10. Quanti sono i posti a tempo pieno garantiti durante il periodo di transizione da LASA alla nuova società privata, assunti con un contratto di durata determinata dal Comune di Lugano?