Perché un insegnante non può tenere acceso il computer con il microfono e la videocamera?
È una delle domande contenute in un'interrogazione presentata dal Partito comunista
BELLINZONA - Dopo l'appello lanciato dal Sindacato indipendente degli studenti e apprendisti (SISA), che ha scritto al Decs chiedendo di implementare una didattica a distanza «per garantire a tutti il diritto allo studio», i due deputati del Partito comunista Massimiliano Ay e Lea Ferrari hanno depositato una interrogazione al Consiglio di Stato relativa all'impossibilità per singoli allievi in quarantena di seguire le lezioni scolastiche in digitale.
Premettendo che la scuola in presenza è insostituibile, ai due granconsiglieri risulta evidente che finché questa pandemia continuerà bisogna offrire delle soluzioni per evitare che singoli allievi perdano troppe lezioni, accumulando ritardi che possono anche rivelarsi pesanti nel proprio percorso formativo.
Per questo motivo rivolgono al Governo le seguenti domande: