L'iniziativa lanciata dall'UDC è fallita: «Vogliamo comunque dare voce ai 2'823 cittadini che l'hanno sostenuta».
LUGANO - Le 2'823 firme raccolte non bastano. Per questo motivo l'UDC di Lugano ha deciso di trasformare l'iniziativa popolare comunale “Adéss Basta!” - lanciata il 26 marzo scorso contro «un'autogestione al di sopra della legge» - in una petizione. «Malgrado l’impegno profuso e il riscontro iniziale - precisa la sezione democentrista Luganese in una nota - le 3'000 firme necessarie non sono state raccolte entro il termine ufficiale odierno».
Un fallimento figlio (anche) dei fatti andati in scena il 29 maggio, con la demolizione dell'ex Macello. «I fatti di quel giorno e tutto quello che ne è conseguito soprattutto a livello politico e mediatico - precisano i democentristi - ha generato una certa diffidenza da parte della popolazione, riscontrata da tutti coloro che erano impegnati sul campo nella raccolta delle sottoscrizioni. Una diffidenza che ha giocoforza impattato il risultato finale».
Fallita l'iniziativa, l'UDC di Lugano - «nel pieno rispetto della nostra democrazia diretta» - intende comunque «dare voce» ai quei 2'823 cittadini aventi diritto di voto a Lugano, proseguendo la raccolta firme per permettere così di sottoscriverla anche a coloro che finora ne erano rimasti esclusi. «Intendiamo depositare la petizione entro la fine dell'estate».
Il formulario della petizione aggiornato è disponibile sul sito della sezione.