Brillano Christian Vitta (è il più votato) e Avanti con Ticino & Lavoro (sopra il 5%). Tonfo della lista rossoverde.
Record negativo per quanto riguarda l'affluenza alle urne: è la più bassa di sempre.
Rien ne va plus! A mezzogiorno in punto si sono chiuse le urne per l'elezione del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio per il quadriennio 2023-2027. E fra pochi minuti prenderanno il via, al Palasport di Bellinzona, le operazioni di spoglio. Entro questa sera sono attesi i risultati definitivi per l'elezione dei cinque membri del Governo. Domani sarà invece il turno del Parlamento.
Stando alle recenti proiezioni, l'esecutivo dovrebbe vedere la conferma dei quattro consiglieri di Stato uscenti (Norman Gobbi, Claudio Zali, Christian Vitta e Raffaele De Rosa) e l'entrata di Marina Carobbio che prenderà il posto di Manuele Bertoli.
«Congratulazioni Marina»
Dal PS non tardano ad arrivare le congratulazioni a Marina Carobbio per la sua elezione: «Festeggiamo la conferma del seggio progressista in Consiglio di Stato, e per aver riportato, con Marina Carobbio, una donna al Governo» si legge in una nota firmata dai co-presidenti Laura Riget e Fabrizio Sirica. «Il risultato che abbiamo ottenuto - prosegue la nota - è al di sotto delle aspettative, ma siamo convinti che il progetto rosso-verde, che unisce la giustizia sociale a quella ambientale per affrontare insieme le emergenze, sia la strada giusta da percorrere. Abbiamo sempre detto che quella con i Verdi non vuole essere un'alleanza meramente elettorale, bensì un progetto politico per dare delle risposte alla precarietà del mondo del lavoro, alla crisi climatica, alle crescenti disuguaglianze e altre problematiche del nostro Cantone. Il prossimo appuntamento sono le elezioni federali, dove l'alleanza ha già portato degli ottimi risultati. Vogliamo congratularci di cuore con Marina per la sua elezione in Consiglio di Stato! Siamo sicuri che farai un ottimo lavoro portando i tuoi valori e le tue competenze in questa nuova avventura. Ancora complimenti e auguri di buon lavoro! Grazie mille anche a Boas, Samantha, Nara e Yannick per avere contribuito alla lista Socialisti e Verdi, la vera novità di queste elezioni!»,
Vitta il più votato
Christian Vitta (PLR) con le sue 68'288 preferenze ha soffiato la palma del candidato più votato al collega di Governo Norman Gobbi (Lega) che si è fermato a 64'027 voti. Terzo è arrivato invece Raffaele De Rosa (Centro) con 57'929 voti personali, tallonato da Claudio Zali (Lega) con i suoi 57'224. Chiude la neo-eletta Marina Carobbio-Guscetti (Socialisti e Verdi) con i suoi 42'664 voti.
Conferma Lega-UDC, crollo rossoverde
Le cantonali 2023 hanno espresso le loro sentenze. Dolci per alcuni. Amare per altri. A sorridere è certamente la Lista Lega-UDC che si è confermata prima forza cantonale con il 27.46% dei voti (-0,4% rispetto al 2019). Tonfo doloroso invece quello manifestato dalla lista PS-Verdi che si è fermata a un 17,36% delle preferenze, più di quattro punti percentuali in meno rispetto al 2019 (quando però correvano unite). Nonostante una flessione dell'1,68% il PLR si è invece confermata seconda forza, mentre il Centro resta la terza (18,30%, +0,07%). Sontuoso esordio per Avanti con Ticino & Lavoro (5,08%) e buon risultato anche per HelvEthica (2,38%).
Crolla la partecipazione: «Dato più basso di sempre»
L’affluenza alle urne ha fatto registrare, come si poteva già intuire alla vigilia, un netto calo. La partecipazione si attesta infatti in un bassissimo 55,99%, ovvero oltre tre punti percentuali in meno rispetto al 2019 (59,4%). Il dato odierno è pure il più basso di sempre, facendo peggio pure del 2011 (allora la partecipazione si era fermata al 58,5%).
All'appello manca solo Gordola
Scrutinati 105 comuni su 106. Manca solo il Comune di Gordola per l'ufficialità dei risultati. Risultati che mostrano la conferma dei quattro uscenti e il rientro in Consiglio di Stato di una donna a otto anni dall'addio di Laura Sadis.
La Lega-UDC si impone anche a Locarno
A Locarno è la lista Lega dei Ticinesi / UDC a guidare i consensi, con il 24,26%. A seguire, piuttosto vicini, troviamo il PLR (21.81%), Socialisti e Verdi (21,78%) e Il Centro (17.86). Il più votato nella Città sul Verbano è stato (una volta di più) Christian Vitta. Alle sue spalle troviamo Norman Gobbi, Raffaele De Rosia, Marina Carobbio-Guscetti e Claudio Zali L’affluenza è stata del 50.13%.
Con Minusio, Caslano, Riviera, Bioggio, Terre di Pedemonte, Val Mara, Losone, Gambarogno, Chiasso e Vacallo sale a 100 (su 106) il numero di Comuni scrutinati – tutti i risultati su https://t.co/AxcRoRhiqp #cantonali23 #votoTI #elezioniTI #ticino23 #iofacciolamiaparte pic.twitter.com/7tn74v7RpH
— SIC (@ti_SIC) April 2, 2023
Il PLR si prende Chiasso dopo un testa a testa con la Lega-UDC
La lista PLR è stata la più votata a Chiasso con il 25,45% delle preferenze. A seguire, vicinissimi, troviamo la Lega-UDC (24.72%). Più staccati il Centro (17,96%) e PS e Verdi (16.76%). Il più votato nel Comune di confine è stato Christian Vitta con 1'119 voti. Seguono Norman Gobbi (959), Andrea Rigamnonti, Claudio Zali (868) e Giorgio Fonio (848).
Vitta il più votato
Dopo 90 comuni scrutinati su 106, la lista Lega-UDC comanda sempre con il 27,63% delle preferenze. Il PLR è secondo con il 22,94% dei voti, seguono il Centro con 18,30% e la Lista PS-Verdi con il 17,04%. Avanti con Ticino & Lavoro si attesta invece al 5,18%. Christian Vitta resta il politico più votato (51'877 preferenze), tallonato da Norman Gobbi (48'225) e Raffaele De Rosa (43'781).
Mendrisio a “tre teste”
È un “testa a testa” a tre quello uscito dalle urne di Mendrisio, con le prime tre liste racchiuse in poco più di due punti percentuali. Davanti a tutti ci sono Lega-UDC con il 24.64%. Subito dietro troviamo il Centro, con il 23.11%, e il PLR con il 22.61%. Molto distanti Socialisti e Verdi che si fermano al 16.74%. L’affluenza è stata del 59.04%. Vitta, Gobbi e Zali i tre più votati.
Anche a Biasca comandano Lega e UDC
La lista Lega-UDC si porta a casa anche Biasca (25,72%). A seguire, non lontani, troviamo il PLR (24.85%), il Centro (21,07%) e i Socialisti e Verdi (16.14%). Il più votato nel Comune rivierasco è stato Christian Vitta con 1'177 voti. Seguono "l'homme du Pays" Raffaele De Rosa (1'157), Norman Gobbi (1'017 voti), Claudio Zali (861) e Alessandra Gianella (737).
Scrutinati 77 comuni, ormai i giochi sono fatti
Dopo 77 comuni scrutinati su 106, la lista Lega-UDC comanda sempre con il 28,02% delle preferenze. Il PLR è secondo con il 22,86% dei voti, seguono il Centro con 17,71% e la Lista PS-Verdi con il 17,02%. Avanti con Ticino & Lavoro si attesta invece al 5,38%. Tutto invece è deciso per quanto riguarda i cinque eletti in Consiglio di Stato. Confermati i quattro uscenti, entra Marina Carobbio-Guscetti.
A Lugano la Lega stacca tutti
A Lugano è la lista Lega dei Ticinesi / UDC a guidare i consensi, con il 31.19%. A seguire, molto distanti, troviamo il PLR (21.50%), Socialisti e Verdi (17.12%) e Il Centro (14.35). L’affluenza è stata del 51.16%. Il più votato nella Città in riva al Ceresio è stato Norman Gobbi con 9'429 voti. Alle sue spalle Claudio Zali (9’114) Christian Vitta (8’881), Piero Marchesi (7’286) e Boris Bignasca (6’696).
Massagno si conferma Feudo del Centro
Massagno, nonostante una partecipazione piuttosto bassa (51.60%), si conferma feudo del PPD (anche dopo il cambio del nome). Nel Comune del Luganese il primo partito è infatti il Centro con il 24.80% dei voti. Segue la lista Lega-UDC con il 21.67% delle preferenze, mentre al terzo posto troviamo socialisti e Verdi (19,80%). Giù dal podio invece il PLR (17,34%). Per quanto riguarda i candidati, Raffaele De Rosa è stato quello più votato con 941 preferenze. Seguono Vitta (723), Zali (662), Gobbi (641) e Carobbio-Guscetti (628).
L’ottimismo di Lorenzo Quadri
«Le bocce non sono ancora ferme, quindi è chiaro che la situazione può ancora cambiare. Sarebbe bello alla fine arrivare con un segno +… più o meno grande». È il commento di Lorenzo Quadri sull’andamento della lista Lega-UDC. Anche il consigliere nazionale leghista attende tuttavia l’esito dello scrutinio delle altre grandi città del cantone (finora è arrivato solo il risultato di Bellinzona). E in particolare quello della sua città: «Come diceva anche Giuliano Bignasca, le elezioni si vincono a Lugano».
Tutto confermato anche dopo 64 comuni
Dopo 64 comuni scrutinati su 106, la lista Lega-UDC comanda sempre con il 27,03% delle preferenze. Il PLR è secondo con il 23,74% dei voti, seguono il Centro con 18,42% e la Lista PS-Verdi con il 16,97%. Avanti con Ticino & Lavoro si attesta invece al 5,36%. Tutto invece sembrerebbe deciso per quanto riguarda i cinque eletti in Consiglio di Stato. Confermati i quattro uscenti, entra Marina Carobbio-Guscetti.
Un bilancio parziale delle operazioni di spoglio, direttamente dal Palasport di Bellinzona, con il Cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri #cantonali23 #votoTI #elezioniTI #ticino23 #iofacciolamiaparte pic.twitter.com/org7iTQtyA
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Piero Marchesi: «I cittadini hanno potuto scegliere»
«Avevo i piedi per terra» e «vado avanti a guardare i risultati con molto ottimismo». Questo il commento di Piero Marchesi quando proiezioni lo vedono allontanarsi dal suo "sfidante" per un seggio in consiglio di Stato, Claudio Zali. «Abbiamo dato la possibilità ai cittadini di poter scegliere». Il risultato? Sarà «il volere dei cittadini e lo accoglierò di buon grado». E guardando a domani, l'obiettivo, ha ribadito, «è quello di far crescere l'area» e «non di rubare i seggi alla Lega».
Lo spoglio è a "metà" strada
Dopo 53 Comuni scrutinati su 106 (ma mancano ancora quattro dei cinque più popolosi), la lista Lega-UDC comanda sempre con il 26,49% delle preferenze. Il PLR è secondo con il 23,98% dei voti, seguono il Centro con 18,19% e la Lista PS-Verdi con il 17,68%. Avanti con Ticino & Lavoro si attesta invece al 5,17%.
Marina Carobbio: «Non è il risultato che speravamo, ma vogliamo continuare su questa strada»
Anche Marina Carobbio, che dovrebbe essere dalle cifre il nuovo volto del Governo, ha proposto una sua riflessione sugli oltre 4 punti persi rispetto all'ultima tornata elettorale: «Non è stata una campagna facile. Ma è stata una campagna rivolta a un futuro e a un progetto che hanno coniugato i temi sociali con i temi ambientali. E credo che questa sia la strada da portare avanti. Magari non siamo riusciti a ottenere il risultato che speravamo, ma vogliamo continuare questa strada, che fa bene al Ticino».
Sirica: «Non mancherà una riflessione, ma non abbiamo voluto cedere alle lotte personalistiche»
Fabrizio Sirica, co-presidente PS ha rilasciato una breve dichiarazione, un'inevitabile autocritica visto il risultato evidentemente negativo rispetto alle precedenti elezioni: «Non lesineremo autocritiche o domande sul perché non siamo riusciti a trasmettere il nostro entusiasmo. Non mancherà una riflessione, ma non mancherà nemmeno la convinzione che non abbiamo voluto cedere alle lotte personalistiche. Siamo orgogliosi delle cinque persone che si sono messe a disposizione. Non siamo partiti dai nomi, ma dal programma».
Arriva il risultato della Capitale
A Bellinzona la partecipazione si attesta al 56.68%. Nella Capitale il primo partito è il PLR con il 24.58% dei voti. Segue la lista Lega-UDC con il 22.98% delle preferenze, mentre a Bellinzona si salvano PS-Verdi che raggiungono il 20.09% delle preferenze. Il Centro è il quarto polo con il 17.94% mentre Avanti con Ticino & Lavoro ottiene un ottimo 5.57%. Per quanto riguarda i candidati, Christian Vitta è stato quello più votato con 9’557 preferenze. Seguono De Rosa (8’039), Gobbi (7’215), Carobbio Guscetti (6’429) e Zali (6’293).
L'istantanea di Speziali
Christian Vitta che viaggia verso una tranquilla e sicura riconferma e il partito che tiene. «Siamo molto contenti», ha detto alla RSI il presidente del PLR ticinese, Alessandro Speziali. Contenti per il risultato del consigliere di Stato uscente «perché rappresenta un modo di fare politica in cui tanti, liberali radicali e ticinesi, si identificano». Sul partito «era importante mantenere le percentuali. Siamo in leggero calo. Speriamo che domani le cifre siano più confortanti».
Zali prende il largo
Completato lo scrutinio in 43 Comuni, il testa a testa Zali-Marchesi non è più tale. Il consigliere di Stato uscente, infatti, sembra avere messo definitivamente la freccia, blindando (almeno di clamorose sorprese) il suo posto a Palazzo delle Orsoline. Per quanto riguarda i partiti comandano sempre Lega-UDC (28.55%), seguiti da PLR (23,73%), il Centro (18,85%) e PS-Verdi(16,20%). Tra i partiti non presenti in Governo sempre ottimo il risultato di Avanti con Ticino & Lavoro (4,66%). Ottima votazione anche per HelvEthica Ticino (2,29%).
La gioia di Amalia Mirante: «Non mi aspettavo un risultato così»
Sul traguardo che sfiora il 5% dei consensi, Amalia Mirante di Avanti con Ticino & Lavoro non nasconde ai microfoni della RSI la propria sorpresa: «Non mi aspettavo un risultato simile e non perché non fossero bravissimi i candidati e le candidate. Domani speriamo di conquistare il numero più grande possibile di grancosiglieri, poi due settimane di vacanze, quindi si parte con le federali e le comunali». Sui trascorsi socialisti, Mirante taglia corto: «Con il PS è una storia chiusa. Qui c'è un movimento che guarda avanti e si preoccupa dei ticinesi, senza discriminazioni». Quindi un cenno al tema di punta del movimento: «Il lavoro è il primo problema del Canton Ticino. Bassi salari, difficoltà di trovare lavoro ed emigrazione giovanile... Tutto il resto diventa contorno quando non si arriva alla fine del mese». Diplomatica, infine, la risposta riguardo la corrispondenza tra i punti guadagnati dal suo movimento e quelli persi dalla lista rosso-verde. «Io credo che, fortunatamente, i cittadini scelgono quei movimenti/partiti che danno maggiori rassicurazioni».
Si amplia la forchetta tra Zali e Marchesi
Dopo 33 comuni la lista Lega-UDC sale al 29,00% delle preferenze. Il PLR è secondo con il 23,13% dei voti, mentre il Centro scende a 19.94% e la Lista PS-Verdi con il 15,71%. Tra i partiti non in Governo spicca il 4,73% di Avanti con Ticino & Lavoro. Per quel che concerne gli eletti in Consiglio di Stato, si amplia la forchetta tra Claudio Zali e Piero Marchesi, separati ora da più di 600 voti
Risultati dopo 23 Comuni
Dopo 23 comuni la lista Lega-UDC comanda sempre con il 27,82% delle preferenze. Il PLR è secondo con il 23,02% dei voti, seguono il Centro con 20,48% e la Lista PS-Verdi con il 16,09%. Tra i partiti non in Governo spicca il 4,94% di Avanti con Ticino & Lavoro.
Testa a testa tra Claudio Zali e Piero Marchesi?
La staffetta (annunciata) all'interno della lista Lega-UDC sta trovando conferma (almeno) nella prima fase dello scrutinio per il Consiglio di Stato. A separare Claudio Zali (4'708) e Piero Marchesi (4'346) c'è al momento una forbice di meno di 400 voti (dati RSI). Si attendono ora le cifre dei grandi centri per capire se la forbice in questione resterà sottile o si allargherà.
Raffaele De Rosa: «Risultati incoraggianti» e il partito «sta tenendo»
Il consigliere di Stato Raffaele De Rosa si è detto «molto felice» dei primi risultati. Certo, «sono provvisori - ha affermato ai microfoni della RSI - ma molto incoraggianti». Non si sbilancia invece sul risultato del suo partito, il Centro. «È ancora prematuro trarre conclusioni» dice, anche se «il partito sta tenendo». Ogni conclusione è, anche in questo caso, rinviata a domani.
Christian Vitta: «L'attesa c'è sempre» (e si guarda già a domani)
«Come per tutte le elezioni c'è sempre l'attesa. Chiaramente tutti i dati davano un'alta probabilità di rielezione e questo la rende meno tesa». Così il Consigliere di Stato Christian Vitta, interpellato dalla RSI sulla sua, probabilissima, rielezione. In merito al risultato del suo partito invece, lo sguardo è rivolto soprattutto a domani. «Diciamo che per il governo le percentuali possono variare, ma i seggi sono ripartiti così. Per i partiti sarà più interessante vedere i risultati domani, perché delle variazioni minime possono modificare» la situazione. E su Avanti - che (con Ticino & Lavoro) le prime proiezioni danno al 4.53% - aggiunge: «Che ci fosse un po' di travaso di voti su questa lista era noto». Un posticino lasciato libero dai radicali? «Tutto è possibile. Chiaramente questa nuova lista ha pescato dal centrosinistra, quindi è possibile che qualcosa sia partito anche dalle nostre fila».
Stessa "formula", ma c'è chi avanza e chi perde terreno
La RSI ha diffuso pochi minuti fa la prima proiezione sull'elezione del Consiglio di Stato. Una proiezione senza sorprese nella sostanza, che conferma l'attuale formula di governo con due seggi alla Lega dei Ticinesi/UDC e un seggio a testa per il PLR, per il Centro e per Socialisti e Verdi. Le cifre della proiezione mostrano però uno spostamento di voti rispetto al 2019. La lista Lega/UDC è l'unica ad avanzare (+2.29%) al 30.15%. Passi indietro, più o meno netti, per i Liberali Radicali (-2.22% al 22.27%), per il Centro (-1.12% al 17.11%) e, soprattutto, per la lista rossoverde (-4.13% al 17.25%).
Fabrizio Sirica: «Indebolimento del nostro fronte. Ora vediamo nei grandi centri»
Un «indebolimento del nostro fronte. Ora sarà fondamentale capire se anche nei grandi centri si riscontrerà questa dinamica», così il co-presidente del Partito Socialista, Fabrizio Sirica, ha commentato alla RSI il “passo indietro” della lista rossoverde dopo i primi comuni scrutinati. E lo sguardo è già rivolto anche allo scrutinio di domani, per il rinnovamento del Gran Consiglio. «Se queste tendenze saranno confermate, domani potremmo avere delle notizie negative».
Nel Sopraceneri la "pole position" va a Ronco Sopra Ascona
È Ronco Sopra Ascona il secondo comune scrutinato. La lista più votata è stata quella di Lega-UDC (32.42%), seguita da Socialisti e Verdi (26.37%) e, più distante, dal PLR (16.67%).
SI PARTE con i risultati dell'elezione per il rinnovo del Consiglio di Stato! È Grancia il primo Comune ticinese di cui potete trovare i dati su https://t.co/AxcRoRhiqp #cantonali23 #votoTI #elezioniTI #ticino23 #iofacciolamiaparte pic.twitter.com/ezjZwDC2Fd
— SIC (@ti_SIC) April 2, 2023
Grancia è il primo Comune scrutinato
I primi risultati di questa tornata elettorale arrivano da Grancia (come quattro anni fa). Nel Comune del Luganese la partecipazione si attesta al 48.21%. In testa troviamo la Lega-UDC con il 32.62% dei voti. Seguono il Centro (27,9%), PLR (21,39%), Avanti con Ticino & Lavoro (8,03%) e Socialisti e Verdi (4.92%).
CURIOSITÀ – Guglielmo Canevascini è il Consigliere di Stato più longevo nella storia del Canton Ticino: fu membro del Governo per 13’628 giorni (circa 37 anni e quattro mesi). Il suo soprannome? Padreternohttps://t.co/wjYgs5dTWP pic.twitter.com/RiQRvfEclx
— SIC (@ti_SIC) April 2, 2023
Il "padreterno" Canevascini
Aspettando i risultati odierni, scopriamo quali sono i Consiglieri di Stato più longevi di sempre. Al primo posto - con ampio distacco - troviamo Guglielmo Canevascini che è rimasto in carica per 13'628 giorni dal 1922 al 1959. Nativo di Contra, è stato soprannominato (per ovvi motivi) "padreterno". Seguono Giorgio Casella (9'159 giorni dal 1884 al 1909) e Giovanni Reali (9'043 giorni in due periodi distinti tra il 1803 e il 1837).
In questo video accompagniamo una scheda di voto nel suo «viaggio», dall’ingresso al Palasport di Bellinzona fino al termine della procedura di spoglio #cantonali23 #votoTI #elezioniTI #ticino23 #iofacciolamiaparte pic.twitter.com/KCMGcjgeyD
— SIC (@ti_SIC) April 2, 2023
Arrivate le prime schede
Le prime schede sono giunte qualche minuto fa al Palasport di Bellinzona. Provengono da Lugano.
CI SIAMO! Le prime schede sono giunte da qualche minuto al Palasport di Bellinzona: si tratta di una parte dei voti espressi nel Comune di Lugano #cantonali23 #votoTI #elezioniTI #ticino23 #iofacciolamiaparte pic.twitter.com/HJEjEmbEvr
— SIC (@ti_SIC) April 2, 2023
Le prime fasi dello spoglio
Le urne sono chiuse. Il vicedirettore del Centro sistemi informativi Stefano Salvadè spiega come si svolgeranno le prime fasi dello spoglio. «Al momento stiamo aspettando che le varie pattuglie di polizia ci portino le cassette. Solitamente la prima viene aperta molto lentamente e controlliamo ancora una trentina di schede a mano, rispetto a quello che è stato rilevato dagli scanner».
Le 12 in punto. Si chiudono le urne per l'elezione del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio. A breve, i primi aggiornamenti dal Palasport di Bellinzona sulle operazioni di spoglio #cantonali23 #votoTI #elezioniTI #ticino23 #iofacciolamiaparte
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