Lettera aperta dei Verdi sulla questione dell'occupazione delle vecchie scuole
LUGANO - «Per quanto non siano ancora del tutto chiare né le intenzioni di chi ha occupato le vecchie scuole di Viganello né quelle del Municipio, un paio di cose ci sembrano evidenti. La prima è che l’occupazione delle vecchie scuole di Viganello riapre una volta ancora – dopo che l’aveva fatto qualche mese fa, in modo diverso e su un altro piano, l’esperienza della Straordinaria – la questione degli spazi di aggregazione e di espressione culturale indipendente. La seconda è che di spazi da utilizzare, magari in attesa di un futuro abbattimento, come in questo caso, non ne mancano».
Comincia così la lettera che i Verdi hanno inviato al Municipio. «Aggiungiamo, ma più di un’evidenza è un’impressione, che sembrano esserci le premesse per un confronto tra autorità e (C)SOA che non si riduca a un muro contro muro. I Verdi di Lugano invitano il Municipio a cogliere l’occasione per affrontare la questione in un modo diverso, dopo gli errori del recente passato» scrivono.
E portano al tavolo delle riflessioni alcune considerazioni sulle potenzialità della struttura occupata. «Quell’edificio è vasto e ha le caratteristiche che per soddisfare le esigenze di chi l’ha occupato e quelle di altre realtà attive sul territorio nell’ambito socioculturale - spiegano - il progetto delle nuove scuole, votato in marzo non senza perplessità dal Consiglio comunale, non verrà realizzato in tempi brevi, a meno che il Municipio voglia cambiare le priorità in risposta a quanto è successo. Si dà quindi la possibilità di tentare – continua la lettera - in un tempo limitato ma sufficientemente lungo per consentire un minimo di continuità dell’esperienza, una coabitazione di realtà e proposte indipendenti sotto uno stesso tetto. Situazioni e dinamiche che altre città svizzere ed europee già conoscono da decenni».
I verdi ricordano l'esperienza della casa atelier nel cuore di Berna, a due passi dalla stazione centrale e Piazza Federale. Lo stabile di Viganello potrebbe - a loro avviso - seguirne l'esempio. «Le vecchie scuole della capitale federale sono oggi una casa-atelier, un luogo di incontro, di creazione, fruizione, scambio, discussione indipendenti. Più di 220 artisti di tutte le discipline producono arte in 71 spazi. Lavorano a stretto contatto con le istituzioni culturali e gli organizzatori di eventi presenti nell'edificio. Mostre e concerti si svolgono nella zona aperta al pubblico al piano terra. Due ristoranti sono il punto d'incontro. Nel 2004 fu chiaro che il vecchio ginnasio, costruito nel 1785, avrebbe ceduto il posto al nuovo Kunstmuseum di Berna».
I Verdi - consapevoli che l'area di Viganello tornerà a ospitare una sede scolastica - suggeriscono nel frattempo, «e indipendentemente da quelle che saranno le scelte degli attuali occupanti» che il luogo «potrebbe essere sede per un altro tipo di crescita, culturale, sociale, politica. Invitiamo il Municipio a riflettere seriamente su questa possibilità, che si presenta oggi come una stimolante opportunità. Lo invitiamo pure a prendere in considerazione la sistematica messa a disposizione di spazi temporaneamente inutilizzati a gruppi promotori di attività culturali o sociali, come avviene per esempio nella città di Zurigo».