Per il Movimento, la destituzione dei giudici Quadri e Verda Chiocchetti è un «segnale della crisi che attraversa le istituzioni ticinesi»
BELLINZONA - «La destituzione dei giudici Quadri e Verda Chiocchetti rappresenta un fatto grave, che costituisce un segnale non solo della crisi interna alla Magistratura, ma anche di quella politica che sta attraversando il Ticino e le sue istituzioni». E con queste parole e queste motivazioni che il Movimento per il socialismo (MPS) intende richiedere la creazione di una commissione parlamentare d'inchiesta (CPI).
Caos e desolazione - Per il Movimento, infatti, quello che è successo evidenzia «il progressivo sfaldamento» di un equilibrio politico che aveva garantito una certa stabilità negli ultimi vent'anni. Una stabilità che però di recente - precisa l'MPS - è stata spazzata via, mandando di fatto in crisi tutte le dimensioni del potere istituzionale. «Per quanto riguarda l’esecutivo e il legislativo - si può leggere in una nota - basti citare il caos che caratterizza l’operato del governo cantonale e lo spettacolo desolante offerto dal Parlamento durante le sue sessioni».
L'MPS punta il dito contro un potere politico «sempre più autoritario» ed è preccupato per «il progressivo svuotamento degli spazi di confronto e denuncia in sede parlamentare». «Si pensi - elenca l'MPS - alle numerose interpellanze parlamentari ignorate dal governo o liquidate con risposte evasive, e alla drastica riduzione della possibilità di interpellare il governo da parte delle forze di opposizione. Questa dinamica si riflette anche nell’intenzione di introdurre uno sbarramento del 4% per l’ingresso in Gran Consiglio, mascherata da preoccupazione per la frammentazione politica ma, in realtà, mirata a eliminare le voci di opposizione».
«Caso emblematico» - Per l'MPS la decisione di destituire i giudici Quadri e Verda Chiocchetti si colloca infatti in questo contesto di «intolleranza verso chi esprime posizioni “non allineate"». E in una situazione del genere, il Movimento per il Socialismo non vede altri rimedi «che proporre la creazione di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta (CPI)», con la partecipazione di un rappresentante per ogni partito presente in Gran Consiglio. «Tale commissione - conclude l'MPS - dovrà indagare sulle ragioni della destituzione dei due giudici del Tribunale penale e mettere in evidenza i problemi interni alla Magistratura e al suo funzionamento».