Al sondaggio hanno partecipato 4,6 milioni di abitanti dell'UE. La Commissione sembra pronta a reagire
BRUXELLES - Promette di far discutere e smuovere la politica europea un sondaggio anticipato da ARD-Studio che rivela come più dell’80% degli abitanti dell’Unione Europea voglia abolire l’ora legale e il relativo spostamento indietro o in avanti delle lancette dell’orologio in marzo e in ottobre.
Ben 4,6 milioni di persone da tutta l’UE hanno preso parte alla rilevazione condotta online. Il fatto che più di 3 milioni di loro provengano dalla Germania pone senz’altro alcune domande sulla sua rappresentatività, ma la commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, sarebbe comunque pronta a presentare già questo giovedì una proposta di modifica delle attuali regole, fa sapere una fonte alla Deutsche Welle.
In caso di abolizione, i partecipanti allo studio propenderebbero per rendere l’attuale ora legale valida per tutto l’anno. Dall’UE appare già chiaro, tuttavia, che - mentre l’alternanza fra ora solare e legale è coordinata da Bruxelles - una decisione simile appartiene ai singoli Stati, trattandosi sostanzialmente di una scelta di fuso orario. Questa impostazione potrebbe portare diversi Paesi confinanti che adesso hanno lo stesso orario ad avere fusi orari diversi. Attualmente l’Unione Europea si estende su tre fusi orari senza contare i possedimenti francesi o olandesi d’oltreoceano.
La questione dell’abolizione dell’ora estiva - fonte secondo diversi studi di disturbi fisici, psicologici e di un accresciuto numero di incidenti - è d’attualità in Europa. A inizio anno il Parlamento europeo ha infatti incaricato la Commissione di studiare i vantaggi e gli svantaggi dell’ora legale e, se del caso, abolirla.
Un’eventuale decisione di Bruxelles in tal senso costringerebbe anche la Svizzera a tornare a interrogarsi sul tema, seguendo al momento il nostro Paese il sistema in vigore nell’UE.