Le nuove linee guida del National Institutes of Health ne sconsigliano l'uso
WASHINGTON - Crescono negli Usa i dubbi sulla clorochina, farmaco antimalarico tra quelli sperimentati contro il virus Sars-Cov-2 che era stato indicato tra i più promettenti nella fase iniziale dell'epidemia.
Secondo uno studio, ancora non pubblicato, la terapia con il farmaco addirittura aumenterebbe il rischio di morte e le nuove linee guida del National Institutes of Health (Nih) ne sconsigliano l'uso, riporta la Cnn.
Lo studio dell'università della Virginia, che è stato depositato su un sito di preprint, riporta i dati dell'uso dell'idrossiclorochina, un derivato del farmaco, su 368 pazienti di un ospedale per veterani. Circa il 28% di quelli a cui era stata data l'idrossiclorochina da sola è morto, mentre in chi è stato curato solo con terapie standard, non specifiche per il Covid-19, il tasso è risultato dell'11%. Un gruppo che invece ha ricevuto l'idrossiclorochina associata a un antibiotico ha avuto un tasso di morte del 22%.
Anche per quanto riguarda il rischio di dove ricorrere alla ventilazione meccanica, l'analisi non ha mostrato miglioramenti con il trattamento. «In questo studio - concludono gli autori - non abbiamo trovato evidenze che l'uso di idrossiclorochina, con o senza azitromicina, riduce il rischio di ventilazione meccanica. Una associazione con un aumento della mortalità è stato identificato nei pazienti trattati con idrossiclorochina da sola».