La giovane cooperante, rimasta ostaggio per un anno e mezzo tra Kenya e Somalia, è atterrata a Roma.
ROMA - Silvia Romano ha fatto ritorno in Italia. La giovane cooperante rapita in Kenya è atterrata all'aeroporto di Ciampino a Roma intorno alle 14.
Al suo arrivo, la 25enne indossava una tunica verde lunga dalla testa ai piedi, la mascherina imposta dalle norme anti Covid-19 e i guanti. In un video del Corriere della Sera, la si vede togliersi brevemente la mascherina e dire raggiante ai presenti: «Sto bene, per fortuna. Sto bene fisicamente e mentalmente. Ora voglio solo passare tanto tempo con la mia famiglia».
Ad accoglierla, tra gli altri, c'erano i familiari, con cui si è stretta in un lungo abbraccio, il premier italiano, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Nel pomeriggio sarà sentita nella caserma dei ROS a Roma in merito al suo rapimento.
Silvia Romano era stata rapita nel novembre del 2018 in un villaggio in Kenya, dove era attiva per una ong italiana. Il primo gruppo di otto rapitori l'avrebbe poi ceduta al gruppo islamista somalo al-Shabab. La giovane è stata liberata proprio in Somalia e ha fatto ritorno in Italia da Mogadiscio.
Per la sua liberazione si presume sia stato pagato un riscatto. Durante la prigionia, la 25enne si sarebbe convertita all'islam.