Nel fine settimana sono stati 250 gli account silenziati, e senza avvisi dopo una richiesta del governo
NUOVA DELHI - 250 account Twitter legati ai moti di protesta degli agricoltori indiani sono stati bloccati - per almeno 12 ore dal social network - dopo una richiesta arrivata direttamente dal Governo.
Ne dà notizia il Guardian che spiega come la decisione sia stata presa per placare le incitazioni alla violenza da parte di attivisti, politici e portali d'informazione.
Gli agricoltori, lo ricordiamo, sono sulla breccia già da mesi per protestare contro una riforma della legge agraria particolarmente svantaggiosa, che rivede le modalità di contrattazione dei prezzi e che rischia di minare seriamente la loro qualità di vita.
Per individuare i bersagli da silenziare, è stato seguito l'hashtag #modiplanningfarmersgenocide (Modi sta pianificando un genocidio degli agricoltori, ndr.).
Se gli account interessati erano ancora visibili dall'estero, in patria veniva invece visualizzata la scritta: «questo profilo non può essere visualizzato in India in seguito a un'azione legale».
Una mossa, quella di Twitter, portata avanti in silenzio e senza avvisare i proprietari degli account interessati.
È il caso del media Caravan Magazine, con 280'000 followers, che non ha ricevuto nessun avviso, né motivazione: «È praticamente censura, la scelta di Twitter è stata presa in base alle reazioni e alle azioni legali del governo nei confronti della copertura delle proteste degli agricoltori da parte dei nostri inviati», ha spiegato a Reuters il caporedattore Vinod Jose.