Christa Wirthumer-Hoche ha dichiarato che non ci sono ancora dati sufficienti per l'autorizzazione
«Il vaccino deve rispettare i criteri europei» prima di essere approvato, ha aggiunto la donna, a capo del Cda dell'Ema
VIENNA - «Sconsiglio vivamente» ai paesi europei di rilasciare «un'autorizzazione d'emergenza» per il vaccino Sputnik V.
È quanto ha detto Christa Wirthumer-Hoche, a capo del Consiglio d'amministrazione dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), in un'intervista rilasciata ieri all'emittente austriaca ORF, ripresa poi dall'agenzia AFP.
In particolare, la donna ha sottolineato il fatto che non ci siano ancora dati sufficienti per quanto riguarda la sicurezza delle persone vaccinate, e autorizzare in queste condizioni il vaccino russo è una mossa «paragonabile alla roulette russa».
«Abbiamo bisogno di documenti da poter analizzare. Al momento non abbiamo dati sugli effetti collaterali per le persone che sono state vaccinate. Siamo di fronte a qualcosa di sconosciuto ed è per questo che sconsiglio vivamente di rilasciare un'autorizzazione nazionale di emergenza» ha dichiarato l'esponente dell'ente regolatore.
«In futuro potremo avere lo Sputnik V sul mercato, ma solo quando avremo esaminato i dati necessari» ha poi aggiunto Wirthumer-Hoche, spiegando che il vaccino «deve rispettare i criteri europei» sul controllo di qualità, sicurezza ed efficacia.
Le parole dure nei confronti del vaccino arrivano a margine delle azioni di diversi Paesi dell'Unione europea, che hanno intavolato trattative con Mosca per l'acquisto di dosi di vaccino senza aspettare l'approvazione da parte dell'Ema. Ad esempio, l'Ungheria ha già approvato lo Sputnik V e ha iniziato a usarlo come parte della sua campagna, ma anche la Repubblica Ceca e la Slovacchia hanno già ordinato delle dosi del siero e non sono intenzionate ad aspettare il via libera dell'Ema.
Da parte sua, anche l'Austria ha già iniziato a parlare con Mosca, ma il cancelliere Sebastian Kurz ha detto che aspetterà l'approvazione dell'Ema prima di utilizzare il vaccino.
L'annuncio da parte dell'ente di aver iniziato la revisione continua dello Sputnik V è arrivato una settimana fa. L'Unione europea, lo ricordiamo, è da tempo al centro delle critiche per una fornitura troppo lenta dei vaccini.