Il disegno di legge presentato dai Democratici consentirebbe ai proprietari di tenere quelle già acquistate.
La questione è tornata d'attualità dopo le stragi di Atlanta e Boulder
WASHINGTON - Le recenti stragi di massa ad Atlanta e a Boulder hanno riacceso l'attenzione dell'opinione pubblica statunitense sull'annoso e mai risolto tema del controllo delle armi.
Quando è accaduto nei giorni scorsi in Colorado ha fatto ancora più scalpore alla luce dello stop alle restrizioni della vendita di armi da fuoco, posto da un giudice pochi giorni prima e che ora è oggetto di un nuovo disegno di legge statale.
Il controllo sui "fucili sportivi moderni" - A livello federale, invece, i Democratici hanno presentato un ulteriore disegno di legge che punta a vietare ai civili la compravendita di centinaia di modelli semiautomatici e, in futuro, la loro produzione. Ma agli attuali proprietari viene garantito il possesso delle armi di assalto che hanno già acquistato. Si stima che dal 1990 al 2018 sono stati fabbricati o importati negli Stati Uniti circa 20 milioni di "fucili sportivi moderni", come li definisce la National Shooting Sports Foundation. Il dato tiene conto sia di quelli in dotazione alle forze dell'ordine, che quelli che si trovano nelle mani di privati cittadini.
Vendite record nel 2020 - Il 2020 ha fatto segnare una vendita record di armi negli Usa: circa 22,8 milioni di pezzi, con le pistole che prevalgono sui fucili. Il motivo di questa corsa degli statunitensi ad armarsi? Ce n'è più d'uno: il crescente senso d'insicurezza legato alla criminalità, la pandemia ma anche la preoccupazione per le tensioni sociali sfociate nelle proteste di piazza di movimenti come Black Lives Matter. Secondo il progetto di ricerca The Small Arms Survey, con sede a Ginevra, lo scorso anno erano 434 milioni le pistole nelle case dei cittadini degli Stati Uniti. Si tratta di una stima, visto che non esiste un censimento federale ad hoc.
Favorevoli e contrari sempre distanti - Le posizioni dei favorevoli e contrari al controllo delle armi da fuoco sono sempre le stesse. I fautori di una politica più stringente propendono per una richiesta di autorizzazione federale, mentre i gruppi per i diritti a essere armati ritengono che i divieti non siano attuabili, perché andrebbero a colpire un enorme numero di cittadini che hanno acquistato il loro fucile d'assalto in maniera del tutto legittima.