Le fiamme hanno invaso da giorni la Sierra Bermeja, a est di Malaga
Sono già bruciati 3'600 ettari di terreno. Ieri, un pompiere di 44 anni ha perso la vita
MALAGA - Secondo il Governo andaluso, l'immenso incendio che da mercoledì sera sta devastando la Sierra Bermeja, a est di Malaga, «è stato intenzionale» e «premeditato».
A causare la morte di un pompiere, e la devastazione di 3'600 ettari di terreno, sarebbe stata quindi l'opera di un piromane. Lo ha dichiarato Carmen Crespo, assessora dell'Andalusia allo Sviluppo Sostenibile, secondo cui «le circostanze attorno all'incendio - come il luogo da dove è partito, o la presenza di due focolai - incidano che è stato intenzionale». Lo riporta il quotidiano spagnolo El País.
«Speriamo di avere informazioni il più presto possibile», ha poi aggiunto, spiegando che più di 300 pompieri stanno continuando i tentativi di spegnimento - o meglio dire, contenimento - delle fiamme, che hanno costretto all'evacuazione più di 1'000 persone. Un lavoro ancor più difficile, a livello emotivo, dopo la morte del collega 44enne di Almería, incidente su cui è stata aperta un'indagine.
«Assassini»
In ogni caso, anche secondo Juan Manuel Moreno, Presidente della Giunta Andalusa, «ci sono indicazioni abbastanza chiare che l'incendio è doloso». «Daremo la caccia ai piromani, che sia uno o più» ha poi affermato, descrivendoli come «assassini» e invocando pene più severe.
Intanto, la situazione non migliora. Le fiamme sono ancora fuori controllo, e il Servizio Antincendio regionale ha attivato il livello 2 d'emergenza, che permette di richiedere più risorse dallo Stato. Sopra la città di Estepona, intanto, si è formata una cupa nuvola di cenere, causata dal fumo, accompagnata da un forte odore di bruciato.
«Un mostro affamato»
Ad Estepona, il Municipio ha allestito un centro per sfollati al campo sportivo, per chi non ha trovato rifugio a casa di parenti o amici. Un'altra preoccupazione, seppur minore rispetto alle vite umane, riguarda il patrimonio naturale della foresta di abeti spagnoli nella zona di Los Reales, «uno dei tesori botanici della Sierra di Malaga», pericolosamente vicino ai roghi.
«Ciò che abbiamo di fronte è un mostro affamato», ha dichiarato ai media locali Alejandro García, del centro operativo antincendi andaluso, come riporta l'agenzia Keystone-ATS. In effetti, è già l'incendio più devastante in Andalusia dal 2012, quando 8'000 ettari di terreno furono devastati dalle fiamme.