Secondo gli analisti, l'intesa mira a contenere la Cina. Per ora, però, ha infuriato la Francia
Per il Ministro degli Esteri francese, quella australiana è «una pugnalata alla schiena».
PARIGI - L'Australia ha stretto una partnership di sicurezza indo-pacifica con gli Stati Uniti e il Regno Unito, che gli permetterà di costruire otto sottomarini a propulsione nucleare.
«Il nostro mondo sta diventando più complesso, specialmente nella regione dell'Indo-Pacifico», ha commentato il premier australiano Scott Morrison, annunciando l'intesa che, secondo gli analisti, irriterà la Cina, ma che nel frattempo ha reso furente la Francia.
Parigi ha infatti definito «una pugnalata alla schiena» da parte dell'Australia e una «decisione brutale alla Trump» da parte del presidente americano Joe Biden l'annuncio dell'accordo tra Washington, Canberra e Londra. Il motivo? Ha portato alla rottura di un contratto di fornitura di sottomarini tra Francia e Australia.
«È davvero una pugnalata alla schiena - ha detto il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian ai microfoni di France Info - questa decisione unilaterale, brutale, imprevedibile assomiglia molto a quello che faceva Trump».
A France Info, Le Drian si è detto «arrabbiato» e «pieno di amarezza»: «avevamo stabilito con l'Australia una relazione di fiducia. Questa fiducia è stata tradita». Era stato proprio Le Drian nel 2016, nel suo precedente incarico come ministro della Difesa, a concludere il «contratto del secolo» con l'Australia: 56 miliardi di euro per 12 sottomarini convenzionali (non nucleari) che sarebbero stati forniti dal francese Naval Group.
«Abbiamo appreso in modo brutale, da una dichiarazione del presidente Biden - ha insistito Le Drian - che il contratto concluso tra la Francia e gli australiani non si farà più, e che gli Stati Uniti proporranno un'offerta nucleare, di cui non si conosco i contenuti, agli australiani. È una cosa che non si fa tra alleati. Fino a poco tempo fa parlavamo di tutto questo con gli Stati Uniti ed ora arriva questa rottura. È insopportabile».
L'Australia sarà solo il secondo Paese - dopo il Regno Unito nel 1958 - ad avere accesso alla tecnologia nucleare degli Stati Uniti per costruire sottomarini a propulsione nucleare.
Nell'annunciare l'intesa, i leader di Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna non hanno menzionato la Cina, ma Washington e i suoi alleati stanno cercando di contenerne il potere e l'influenza, in particolare visto il recente aumento della presenza militare cinese nel Mar Cinese meridionale e la pressione su Taiwan.