L'entrata in vigore della misura ha generato diverse manifestazioni anti-pass. Decine le richieste di dimissioni
PARIGI - Ieri è stato il termine ultimo. Da mercoledì è entrato in vigore l'obbligo vaccinale per i medici e per il personale a contatto con le persone vulnerabili, pena la sospensione. Così Olivier Véran, ministro della solidarietà e della salute, ha comunicato che 3'000 persone sono rimaste a casa perché non avevano adempiuto al loro dovere.
Dottori, infermieri, agenti di prossimità, pompieri. Su un totale di 2,7 milioni di salariati, lo 0,1% di loro non ha rispettato il decreto imposto dall'amministrazione Macron il 5 agosto che ne prevedeva l'interruzione del contratto nel caso in cui al 14 settembre non avessero avuto almeno la prima dose di vaccino.
Ma «questo grande numero di sospensioni è solo temporaneo», ha spiegato Véran questa mattina a Rtl. «Molti hanno deciso di vaccinarsi dal momento in cui hanno capito che l'obbligo è una cosa seria». Nel frattempo sono state presentate anche diverse decine di dimissioni.
In seguito all'annuncio del ministro, sono scattate in diverse città della Francia, come Lille e Grenoble, diverse manifestazioni con una presenza totale di circa 2'000 persone.