La massa critica delle seconde dosi va da fine maggio a metà giugno, quindi ci sono ancora due settimane per decidere
ROMA - Terza dose di vaccino anti-coronavirus anche per gli insegnanti? È il ragionamento che viene fatto in questi giorni al ministero della Salute italiano. Lo conferma, riferisce il Corriere della Sera, il Direttore generale della Prevenzione sanitaria Giovanni Rezza.
Un calcolo che viene fatto prima che si arrivi a un possibile "buco" della protezione degli anticorpi, dato che il gran numero di seconde dosi somministrate al personale scolastico (moltissime delle quali con AstraZeneca) è stato inoculato tra la fine di maggio e la metà di dicembre. Ci sono ancora, quindi, un paio di settimane prima della scadenza dei sei mesi che devono trascorrere prima della dose "booster".
I primi vaccinati del settore della scuola, coloro i quali avevano ricevuto la prima dose tra febbraio e marzo, devono avere una «priorità alta» per sottoporsi al richiamo, secondo l'opinione del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. In considerazione del ritorno dell'inverno ma, soprattutto, del ritorno in classe dopo la prolungata esperienza con la didattica a distanza.
Non è chiaro ancora il numero di quante persone avrebbero diritto, in caso di approvazione, a ricevere la terza dose. Sono sotto osservazione specialmente coloro che hanno a che fare con i bambini fino a 12 anni di età, la fascia della popolazione che ancora non è stata immunizzata.