Similitudine infelice per il primo ministro britannico, bersagliato dalle critiche.
Boris Johnson «è un imbarazzo nazionale», ha dichiarato Ed Davey, leader dei liberaldemocratici.
LONDRA - Il premier britannico, nel suo intervento alla conferenza di primavera dei Tory a Blackpool, ha affermato che «l'istinto del nostro popolo, come quello del popolo ucraino, è scegliere la libertà", ed il voto sulla Brexit ne è stato «celebre esempio recente».
Un esponente di rilievo del partito, Lord Barwell, non ha gradito, ed ha ricordato a Johnson che l'Ucraina sta cercando di entrare nell'Ue. «A parte il fatto che votare in un referendum libero ed equo non è in alcun modo paragonabile a rischiare la vita per difendere il proprio Paese dall'invasione, il fatto imbarazzante è che gli ucraini stanno combattendo per la libertà di aderire all'UE», ha scritto su Twitter.
Ancora più sferzante è stato il leader dei liberaldemocratici Ed Davey. Il primo ministro «è un imbarazzo nazionale». E «paragonare un referendum con donne e bambini in fuga dalle bombe di Putin è un insulto a ogni ucraino», ha sottolineato.
Dello stesso tenore il commento del capo dello Scottish National Party a Westminster, Ian Blackford: «Le parole di Boris Johnson che paragonano la situazione pericolosa per la vita dell'Ucraina con la Brexit sono stati grossolani e sgradevoli e mostrano quanto i Tory siano pericolosamente ossessionati dalla Brexit».