Il premier inglese risponde picche ai ministri che invocano le sue dimissioni. E silura il capo-gabinetto Gove
LONDRA - Boris Johnson ha risposto picche, secondo indiscrezioni unanime dei media, alla sollecitazione di parte dei suoi ministri a gettare la spugna alla luce dei contraccolpi dello scandalo Pincher e dell'ondata di dimissioni nella compagine Tory. Lo si apprende a margine dagli incontri frenetici avuti stasera dal premier britannico.
Ora si attendono altre defezioni dopo il record di 14 abbandoni di ministri e viceministri nel giro di 24 ore (contro gli 11 fatti segnare da un precedente governo nel 1932). Il premier non intende lasciare di fronte "alle questioni enormemente importanti" che il Paese deve affrontare, riporta la Bbc.
In serata anche il capo di gabinetto Michael Gove aveva chiesto a Johnson di dimettersi: il premier ha risposto licenziando il ministro con una telefonata in serata, riferisce la Bbc.