Un rapporto indipendente denuncia i comportamenti razzisti, omofobi e misogeni dei vigili del fuoco del Regno Unito.
LONDRA - È bufera sui vigili del fuoco britannici. Il personale di un quarto dei reparti di pompieri in Inghilterra ha denunciato comportamenti razzisti, omofobi e misogini negli ultimi 5 anni. È quanto emerge dall'allarmante rapporto indipendente realizzato dagli ispettori che vigilano sui servizi antincendio e di soccorso nel Regno Unito.
Fra i casi denunciati i commenti razzisti «per divertimento» scambiati tra colleghi, le giovani reclute umiliate e anche la simulazione di uno stupro di gruppo ai danni di una vigile del fuoco. Il rapporto ha preso in esame in tutto 44 brigate e condannato una mentalità sessista diffusa. Fra le conclusioni si legge: i pompieri «devono entrare nel 21° secolo».
Il governo di Rishi Sunak ha definito i risultati «profondamente preoccupanti». Già l'anno scorso l'ispettorato aveva sottoposto i vigili del fuoco di Londra e del Gloucestershire a misure speciali dopo le denunce di razzismo, misoginia e bullismo.
I risultati del rapporto si aggiungono a quelli più gravi emersi di recente in quello pubblicato su Scotland Yard e curato dalla baronessa Louise Casey, membro della Camera dei Lord. La forza di polizia londinese, la più importante del Regno Unito, era stata definita «istituzionalmente razzista, sessista e omofoba» ed era stata espressa una chiara indicazione a cambiare in tempi rapidi per non rischiare di finire smantellata.