La notte è trascorsa bene, tranquilla, per il Pontefice, che è riuscito «a riposare in modo prolungato».
ROMA - Prosegue positivamente il decorso post-operatorio di papa Francesco al Policlinico Gemelli, dopo l'intervento all'intestino cui è stato sottoposto ieri pomeriggio dall'equipe guidata da Sergio Alfieri, durato tre ore in anestesia generale, ma «senza complicazioni». La notte è trascorsa bene, tranquilla, per il Pontefice, che è riuscito «a riposare in modo prolungato».
E oggi lo staff medico che lo segue ha fatto sapere che Francesco «è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo».
Insomma, una situazione tranquillizzante per l'86enne Pontefice argentino, già operato due anni fa al colon sempre al Gemelli e sempre dal professor Alfieri, e che da allora ripeteva che non si sarebbe più voluto sottoporre a un'anestesia totale. Il che è invece avvenuto, senza particolari difficoltà e con un esito brillante.
«Gli esami di controllo di routine sono buoni. Per l'intera giornata osserverà il necessario riposo post operatorio», ha reso noto ancora lo staff medico tramite il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. Inoltre, «il Papa è informato dei messaggi di vicinanza e affetto giunti nelle ultime ore ed esprime la sua gratitudine, chiedendo nel contempo di continuare a pregare per lui».
L'intervento chirurgico si è reso necessario per un «laparocele incarcerato» in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati. Tale laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, «una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente».
Francesco ha comunque reagito talmente bene all'intervento che ieri sera, subito dopo il risveglio dall'anestesia, non mancava persino di fare battute col prof. Alfieri. «Quando facciamo la terza?», gli ha chiesto.
La giornata del Pontefice, quindi, oggi è stata dedicata interamente al riposo. Ma già nei prossimi giorni Francesco non mancherà di riaccostarsi, anche dal suo letto d'ospedale, alle pratiche e alle incombenze che lo attendono.
Le udienze sono sospese fino a domenica 18 giugno, ma per il resto non c'è alcun passaggio temporaneo di poteri, ha confermato ieri ai giornalisti il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, spiegando che al più presto il Papa, «anche se da un letto di ospedale, riprenderà l'esercizio del ministero. Quindi se ci sono cose che devono essere decise, urgenti, si porteranno a lui all'ospedale Gemelli».
Si vedrà prima di tutto se questa domenica Francesco potrà tenere l'Angelus dal decimo piano del Policlinico Universitario, dove si trova l'appartamento papale, come già avvenuto durante il precedente ricovero del luglio 2021.
L'agenda dei prossimi giorni e settimane sarà occupata principalmente dall'incontro e dalle consultazioni col cardinale Matteo Zuppi reduce dalla missione a Kiev e dalle decisioni sulla sua possibile partenza anche per Mosca.
Sullo sfondo, anche se la cadenza degli impegni si diraderà soprattutto in luglio, permettendo così anche un'adeguata convalescenza, ci sono però viaggi come quello per la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona dal 2 al 6 agosto, e quello in Mongolia dal 31 agosto al 4 settembre. Quindi anche il Sinodo dei vescovi di ottobre sulla sinodalità.
Il riposo pieno del Papa, visti anche il suo attivismo e la sua ben nota volontà di non risparmiarsi, non sembra destinato a continuare a lungo.