Le sostanze monitorate dalle autorità sono invece 930
BRUXELLES - Sono 41 le nuove sostanze psicoattive rilevate nel 2022 nell'Ue dall'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, una cifra che porta a 930 il numero complessivo di nuove sostanze psicoattive monitorate.
Lo scrive lo stesso Osservatorio nel suo rapporto annuale sulle tendenze e gli sviluppi delle droghe nei Ventisette, che considera l'offerta e il consumo di droga dopo la pandemia.
Nel complesso, «la disponibilità rimane elevata per tutti i tipi di sostanze, mentre continuano a crescere il volume e la complessità della produzione di droghe illecite in Europa», sottolinea l'Osservatorio, evidenziando che «le persone che fanno uso di droghe hanno ora accesso a una più ampia gamma di sostanze psicoattive, spesso di elevata potenza e purezza».
Oltre la metà delle nuove sostanze psicoattive rilevate sono rappresentate da 24 nuovi cannabinoidi. I sequestri nel 2021 hanno raggiunto un record di 8,5 tonnellate nei Ventisette. La cannabis si conferma la sostanza illecita più comunemente consumata in Europa: circa l'8% della popolazione, pari a 22,6 milioni di cittadini UE, in età adulta ne ha fatto uso nell'ultimo anno. È quanto emerge dalla relazione annuale dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.
«I controlli legislativi in Europa e nei paesi di origine extra UE sembrano aver contribuito a ridurre il numero di nuovi derivati di alcuni farmaci, come il fentanyl - si legge ancora nel documento. Altre sostanze, tuttavia, continuano a emergere, con la Cina e l'India che rimangono importanti paesi di origine».
Recordi dei sequestri di cocaina - Per quanto riguarda la cocaina, si è registrato nel 2021 un record di sequestri nei Paesi membri: ne sono state infatti ritirate 303 tonnellate, in aumento rispetto alle 211 tonnellate sequestrate nel 2020. Il 75% dei sequestri è stato disposto in Belgio (96 tonnellate), Paesi Bassi (72) e Spagna (49). Nella vicina penisola ne sono state sequestrate 20 tonnellate.
Il porto belga di Anversa si conferma il principale punto d'ingresso per la cocaina sul suolo europeo. Anche la produzione è in aumento nell'Unione: nel 2021 sono stati smantellati 34 laboratori (contro i 23 del 2020).