Secondo le cifre governative, alla fine di marzo vi erano 113'649 sopravvissuti ufficialmente riconosciuti a entrambi gli attacchi atomici.
HIROSHIMA - A pochi mesi dal vertice del G7, la città giapponese di Hiroshima ha commemorato il 78esimo anniversario dal bombardamento atomico subito la mattina del 6 agosto 1945 a opera degli Stati Uniti.
Durante la cerimonia, svoltasi come da tradizione all'interno del parco che ospita il Memoriale della Pace, al centro della città, il sindaco Kazumi Matsui ha elogiato la storica visita avvenuta in maggio, esortando i leader delle principali economie mondiali ad abbandonare l'idea che le armi nucleari siano un deterrente per la guerra: «Il mondo deve confrontarsi con l'idea che le minacce nucleari attualmente espresse da alcuni governanti rivelano la follia della teoria del possesso di ordigni atomici», ha detto Matsui ribadendo che «occorre immediatamente intraprendere misure concrete per allontanarci dall'attuale pericolo e incamminarsi verso il nostro mondo ideale».
Alle 8:15 il rintocco della campana ha scandito l'inizio del minuto di silenzio: l'orario esatto di 77 anni fa in cui l'ordigno atomico venne sganciato dal bombardiere B29 statunitense "Enola Gay", causando la morte di circa 140'000 residenti. Una seconda bomba venne sganciata su Nagasaki il 9 agosto, decretando di fatto la fine della Seconda guerra mondiale sei giorni dopo, con la resa incondizionata del Giappone.
Presente all'evento anche il premier Fumio Kishida, originario e membro del collegio elettorale della città nel sudovest dell'arcipelago, e il principale artefice della realizzazione del G7 a Hiroshima. Il vertice ha prodotto il primo documento congiunto sul disarmo nucleare, intitolato 'Visione di Hiroshima', in cui il Trattato di non proliferazione nucleare viene definito come «la pietra miliare» e la «base» per il disarmo.
La sua accoglienza da parte dei sopravvissuti della bomba atomica, conosciuti come hibakusha, tuttavia, è stata mista. Un sondaggio dell'agenzia Kyodo ha mostrato come il 51,7% degli intervistati consideri negativamente la dichiarazione. Pur essendo l'unico paese vittima di un attacco atomico, lo stesso Giappone non ha aderito al trattato che vieta l'uso di armamenti nucleari entrato in vigore nel marzo del 1970, sebbene continui a sostenere l'accordo sulla non proliferazione.
Rappresentanti di 111 paesi e dell'Unione europea hanno partecipato alla commemorazione, il numero più alto mai registrato. Al pari dell'anno scorso, la Russia e la Bielorussia non sono state invitate a causa del conflitto in Ucraina.
Secondo le cifre governative, alla fine di marzo vi erano 113'649 sopravvissuti ufficialmente riconosciuti a entrambi gli attacchi, con un'età media ormai vicina agli 85 anni.