CaliExpress by Flippy è il primo ristorante al mondo capace di interagire con i clienti e preparare autonomamente il cibo
LOS ANGELES - Nel Sud della California la fantascienza diventa realtà. Nella città di Pasadena è stato inaugurato CaliExpress by Flippy un ristorante gestito dall’intelligenza artificiale e completamente autonomo, unico al mondo. Dall’esterno, quello che ha aperto i battenti al 561 East di Green Street sembra un normalissimo locale di fast-food. Eppure, l’esperimento è futuristico.
I clienti del CaliExpress utilizzano per le ordinazioni i chioschi automatici. Il servizio dell’AI non include il mero ordine e il pagamento, ma interagisce con il cliente, offrendo anche consigli personalizzati sulle pietanze. A questo punto inizia il processo di preparazione del cibo e gli ospiti possono osservare i robot friggere patatine e grigliare hamburger. A mettere a segno il colpo è stata la holding Cali Group, un’azienda che si occupa principalmente di innovare i settori della ristorazione e della vendita al dettaglio. Il gruppo si è avvalso della collaborazione di Miso Robotics che aveva già una robusta esperienza grazie alla creazione di Flippy (la prima stazione di frittura robotica al mondo alimentata dall'intelligenza artificiale); e di PopID, un’altra società high-tech che specializzata su ordini e pagamenti che utilizzano la biometria.
I responsabili dell’esperimento non nascondono la loro soddisfazione. «Questo è il primo ristorante operativo al mondo in cui sia l'ordinazione che ogni singolo processo di cottura sono completamente automatizzati», dice in un comunicato stampa John Miller, CEO di PopID e membro del consiglio di amministrazione di Miso Robotics. Il businessman poi aggiunge: «L'unione di queste diverse tecnologie per creare il ristorante più autonomo al mondo è il culmine di anni di ricerca, sviluppo e investimenti in una famiglia di aziende rivoluzionarie». I vertici di CaliExpress, inoltre, rassicurano tutti gli scettici preoccupati dell’impatto della cucina robotica sulla sicurezza. Secondo loro, infatti, l’intelligenza artificiale sta già consentendo un maggior controllo della qualità oltre all’effettiva riduzione dei tempi di lavorazione.